Vichi svela l’animo del commissario Bordelli

La direttrice della Nazione Agnese Pini e l’editore Luigi Brioschi hanno introdotto "Ragazze smarrite", l’ultimo libro dello scrittore fiorentino

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di Daniele Rosi

CARRARA

Un romanzo noir che scava nell’animo del protagonista. Si tratta di "Ragazze smarrite", l’ultima fatica letteraria dello scrittore fiorentino Marco Vichi. Il libro, edito da Guanda, è l’ultimo di una serie di romanzi che veed le imprese del commissario Bordelli. Lo scrittore ne ha parlato a Palazzo Binelli, all’interno della rassegna "Salotti d’autore" insieme all’editore Luigi Brioschi, presidente di Guanda, e alla direttrice della Nazione Agnese Pini, che ha moderato il dibattito con domande ai due ospiti su scrittura, letteratura, editoria. "Marco collabora con il nostro quotidiano raccontando storie di narrativa. E’ una collaborazione utile e formativa per entrambi che mi ha insegnato cosa significa fare narrativa – sottolinea Agnese Pini –. Tra il romanzo giallo e la cronaca giudiziaria esistono affinità, ma anche differenze nell’approccio. In quest’ultimo romanzo, troviamo un commissario Bordelli più esistenziale rispetto a quello delineato finora che dovrà prendere delle decisioni difficili". Romanzi gialli che fin da subito hanno raccolto i favori della casa editrice di Brioschi, che ha scommesso sulla figura di Bordelli. Una scelta che si è poi rivelata vincente. "Vichi non racconta solo le indagini, ma traccia a tutto tondo la figura del commissario Bordelli – spiega Luigi Brioschi – con uno stile unico, senza convenzioni di linguaggio e forma. E’ uno scrittore che ha avuto coraggio oltre che talento, e noi come casa editrice, storicamente vicini a scrittori esteri, non abbiamo mai avuto dubbi a prenderlo nella nostra squadra, sin dal suo primo romanzo. Quest’ultimo libro è l’ennesimo tassello di una storia avvincente". Lo scrittore fiorentino, dopo aver ringraziato la casa editrice e La Nazione per la fiducia dimostrata nel corso degli anni, ha raccontato qualcosa del suo ultimo libro, senza svelare troppo sulla storia come la tradizione di un buon romanzo giallo prevede: "Questo libro vuole scavare dentro l’animo umano del protagonista e l’occasione viene fornita da una nuova indagine. Siamo nel 1970 e al commissario mancano solo nove giorni al sessantesimo compleanno per andare in pensione – racconta Vichi -. Purtroppo viene rinvenuto sul greto di un fiume il cadavere di una ragazza ma non ci sono denunce di scomparsa o documenti che possano agevolare le indagini, perché questa sembra essere piovuta dal cielo. Il commissario ha di fatto nove giorni per risolvere questo difficile caso e sperare di riuscirci prima che inizi una nuova fase della sua vita che per lui diventa un’incognita – conclude - proprio come la pensione rappresenta un’incognita per tutti noi".

Un folto pubblico appassionato delle storie di Bordelli ha seguito l’incontro con entusiasmo e interesse.