Viaggio nel ‘Parco delle cave’. Testimonianze ambientaliste sulla "distruzione delle Apuane"

Oggi a Palazzo Ducale convegno con volontari, lavoratori del marmo, rifugisti e guide alpine. L’ecologista e alpinista Briccolani: "L’obiettivo è far chiudere tutte quelle economie distruttive.

Viaggio nel ‘Parco delle cave’. Testimonianze ambientaliste sulla "distruzione delle Apuane"

Viaggio nel ‘Parco delle cave’. Testimonianze ambientaliste sulla "distruzione delle Apuane"

Ci saranno immagini e storie, denunce e reportage scientifici per affrontare un viaggio dentro il Parco regionale delle Alpi Apuane che per gli ambientalisti è invece il parco ‘delle cave’. Un tour che fra memorie, libri e filmati si addentra nella ‘devastazione ambientale’ delle Apuane per poi parlare di quelle che dovrebbero essere le vere ricchezze di queste montagne, come la risorsa acqua e la bellezza dei panorami. Si intitola ‘Parco non vede, cuore non duole’ l’evento organizzato dall’associazione Apuane Libere in programma oggi nella Sala della Resistenza di Palazzo Ducale con inizio alle 16. Inizierà con la presentazione del volume “L’altezza della Libertà – Viaggio tra l’essenziale bellezza delle Alpi Apuane” dell’alpinista ed ecologista Gianluca Briccolani, il cui libro-progetto ambientale è stato propedeutico alla nascita di Apuane Libere. Subito dopo volontari di questa importante realtà ambientalista, racconteranno le loro esperienze di monitoraggio ambientale sulla catena montuosa delle Alpi Apuane e di come per essa immaginano un futuro diverso dal presente. Il massese Ciro Monti con “Allarme marmettola: a rischio le sorgenti” prima, la pietrasantina Elena Venturelli con “Le Apuane fanno scuola” poi, racconteranno il costante attivismo sul campo e tra le nuove generazioni.

La prima parte del pomeriggio sarà chiusa da Andrea Landucci, lavoratore versiliese del settore lapideo che con “C’erano una volta i marmisti” spiegherà come questo tipo di economia sia in totale declino, soprattutto a livello occupazionale. Dalle 17 in poi spazio per gli storici ambientalisti Franca Leverotti con “un progetto realizzato: il Parco delle Cave”, Elia Pegollo con “La Pietra Vivente: dalle Apuane alla Sierra Nevada del Cocui, all’Africa Sud-Sahariana per difendere l’acqua bene comune” e Alberto Grossi con “Il marmo: una ricchezza che ci impoverisce”. Si alterneranno al microfono con l’ausilio di cortometraggi e immagini, alla guida alpina Filippo Precetti (“Fare la guida sulle montagne sfregiate”), all’imprenditore Gabriele Mazzei (“L’inquinamento nel Lago di Isola Santa”) e alla rifugista Stefania Avanzinelli (“La sentinella più settentrionale delle Apuane”). L’evento sarà coordinato dalla segretaria di Apuane Libere Laura Nannizzi. "Iniziamo il 2024 – spiega Gianluca Briccolani – all’insegna delle molte verità che i nostri relatori ci regaleranno, affinché queste, spronino i nostri quasi 200 soci ad impegnarsi con sempre maggior vigore di come non dimostrino le nostre 53 denunce ambientali con l’obiettivo l’iniziare a far chiudere tutte quelle economie distruttive".