Velo Club, una corsa lunga 60 anni. Un libro racconta tutta la sua storia

Presentazione del libro "Una corsa lunga più di 60 anni. Storia del Velo Club Carrara", che racconta con cronache, storie, ricordi ed episodi curiosi i primi 60 anni di attività del sodalizio carrarese. Sabato prossimo, alle 17, a Cà Michele di Bonascola.

Velo Club, una corsa lunga 60 anni. Un libro racconta tutta la sua storia

Velo Club, una corsa lunga 60 anni. Un libro racconta tutta la sua storia

Trecento pagine per raccontare con cronache, storie, resoconti, immagini, ricordi ed episodi curiosi i primi 60 anni di attività del Velo Club, il sodalizio carrarese, presieduto da Roberta Tramontana, che dal 1961 opera nel settore giovanile delle due ruote. "Una corsa lunga più di 60 anni. Storia del Velo Club Carrara" è il tiolo del volume scritto da Alessandro Casucci con la collaborazione di Lucio Claudio Merli e la revisione di David Merli (edizioni Impressum) che sarà presentato sabato prossimo, alle 17, a Cà Michele di Bonascola, sede della società rossonera. Colori che sono ispirati alle simpatie anarchiche dei primi fondatori. Non solo fotografie d’epoca e ritagli di giornale, ma un lungo lavoro di ricerca nell’archivio della società e in biblioteche, che poi ha coinvolto anche gli atleti e le loro famiglie, oltre al Museo nazionale del ciclismo della Spezia. Una narrazione non esaustiva, ma attenta e scrupolosa che inizia nel 1961 con la nascita del sodalizio in anni in cui nel comprensorio fiorivano tante società ciclistiche che oggi non esistono più, 60 anni che il Velo Club ha saputo attraversare pur tra tante difficoltà, arrivando fino ad oggi.

"Questo è un libro ma potrebbe essere un almanacco o un libro di famiglia per sconfiggere il tempo e non lasciare fuggire la memoria", dicono gli autori. Tante gare, tra soddisfazioni e delusioni, tanti atleti con dietro tecnici, dirigenti e collaboratori, per un libro che, oltre ad essere la storia di una società è anche uno spaccato di vita cittadina. "Abbiamo ricordato soprattutto i successi, ma anche i tanti ragazzi che il successo individuale non lo hanno mai raggiunto – scrivono ancora gli autori nell’introduzione – ragazzi che si sono duramente impegnati per concludere una gara con dignità".

In sala, dove sono attesi amministratori locali, dirigenti e corridori di ieri e di oggi, ci saranno alcuni interventi, mentre con la proiezione di filmati e slide si rivivranno momenti salienti come il passaggio del giro d’Italia in città nel 1960 e i successi nel Trofeo Falorni.

Maurizio Munda