Variazione di bilancio, silurato il sindaco

Congelati i 4 milioni di spesa previsti. Bocciatura anche da Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia. Un messaggio politico in vista delle elezioni

Il sindaco Francesco Persiani va sotto in consiglio comunale: sconfitto sulla diciannovesima variazione di bilancio del 2022, l’ultima che l’amministrazione poteva fare prima della fine dell’anno. Una manovra da oltre 4 milioni di euro che resta congelata perché il primo cittadino è stato silurato da buona parte della sua stessa maggioranza. Ma leggendo i nomi di chi ha votato contro è evidente che quanto accaduto è servito soltanto a mettere le carte in tavola, a contare i pesi in consiglio e in vista delle prossime amministrative. Il messaggio non è tecnico ma politico: non sei più il nostro candidato. Alla conta delle teste con 23 presenti in aula finisce 12 a 10, un astenuto che era Gabriele Carioli del Pd. Fra i contrari, oltre all’opposizione, i consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Evangelisti, Sara Tognini, Giorgio Generani e Alessandro Cancogni, e la fronda di Forza Italia che ormai ha deciso da che parte schierarsi, ossia Luca Guadagnucci, Antonio Cofrancesco (che in aula ha chiesto più di una volta al primo cittadino di dimettersi) e il presidente del consiglio Stefano Benedetti. A Persiani restano i fedelissimi della Lega, il civico Roberto Acerco e in Forza Italia Massimo Bertucci. Troppo pochi.

Il messaggio politico assume ancora più rilievo andando poi oltre il voto: al tavolo dell’amministrazione c’è l’assessore ai lavori pubblici Marco Guidi. Si vota una variazione di bilancio e la sua presenza non sarebbe richiesta. Ma c’è. Resta al suo posto, senza dire una parola, fino all’esito del voto. La telecamera che inquadra l’aula negli ultimi secondi del consiglio inquadra il tavolo. Persiani è sconfitto. Sorride amareggiato, raccoglie il telefono e prima di alzarsi gira lo sguardo alla sua sinistra, oltre le spalle del presidente Benedetti. Lì sta seduto l’assessore Guidi: lo sguardo che gli rivolge è di chi ha capito il ‘gioco politico’ che si è consumato, una prova di forza sulla futura candidatura a sindaco di Massa.

Ora è guerra aperta. Gli sviluppi sono ancora tutti da chiarire ma ieri mattina l’assessore Marco Guidi sarebbe addirittura stato ‘espulso’ dalla chat dell’amministrazione preludio a una rottura imminente e forse a uno strappo definitivo tutto da valutare in vista delle prossime elezioni. Per quanto riguarda la variazione di bilancio in sé, bocciata, resta poco da dire, ci sarà una delibera di giunta che garantirà le spese indifferibili.

Fra.Sco.