Ex Eaton, scatta l’asta. Il Consorzio Zia vende gli ultimi 13mila mq per almeno 1,650 milioni

Bando pubblicato. La variante consente ora di costruire sul 50% dell’area

Ex Eaton, scatta l’asta. Il Consorzio Zia vende gli ultimi 13mila mq per almeno 1,650 milioni

Ex Eaton, scatta l’asta. Il Consorzio Zia vende gli ultimi 13mila mq per almeno 1,650 milioni

Quel che resta dell’area ex Eaton va finalmente in vendita, dopo tanti anni di attesa. Il terreno rimasto libero di fianco a quello acquistato dalla Iglom è ora all’asta, bandita dal Consorzio Zona industriale apuana tramite il portale ‘Gara Spot’ con un valore di base di 1 milione e 650mila euro, quindi in aumento rispetto a quelle che erano state le prime ipotesi che si aggiravano su 1,3 milioni. Un rialzo dovuto anche alla variante al Regolamento urbanistico del Comune di Massa, con tanto di variante al Pit, che ha permesso di recuperare aree prima destinate a verde e di frangia, non calcolabili né per le superfici edificabili né per gli standard urbanistici come i parcheggi.

Grazie a quella modifica degli strumenti di pianificazione, durata circa un anno, rispetto ai circa 13mila metri quadrati a disposizione sarà possibile realizzare un capannone pari al 50 per cento della superficie esistente. A prescindere dai piani industriali, comunque, l’acquisizione dell’area può essere un affare per gli imprenditori perché secondo la perizia elaborata dall’architetto Luca Martini, il valore finale del compendio con un capannone da 5mila metri quadrati sarà pari a oltre 6,8 milioni di euro e, pur calcolando i costi di trasformazione, il ‘valore aggiunto’ sarà comunque di oltre mezzo milione di euro. Ad ogni modo l’interesse del Consorzio Zia, così come quello del Comune di Massa e della Regione Toscana, è di evitare speculazioni immobiliari.

Il bando è stato quindi elaborato con una lunga lista di vincoli e criteri il cui obiettivo è appunto cercare di trovare imprenditori interessati a investire sul territorio e a lungo termine, garantendo occupazione, partendo prima di tutto da una raccolta di manifestazioni di interesse, non vincolante per il Consorzio Zia, per poi procedere alla gara comparativa vera e propria. Quindi, per poter partecipare gli imprenditori dovranno presentare un piano industriale pluriennale indicando le fasi di realizzazione e di edificazione dell’impianto, non oltre i 18 mesi dalla vendita, e completarli al massimo in tre anni.

L’impianto industriale stesso dovrà inoltre restare in esercizio per almeno 5 anni e bisognerà indicare nel dettaglio il numero di dipendenti assunti, in termini di unità equivalenti a tempo indeterminato, da mantenere allo stesso modo per 5 anni. E non si tratta soltanto di controlli per l’aggiudicazione. All’interno del bando il Consorzio Zia prova a tutelarsi in maniera stringente perché nei casi in cui non vengano rispettati i dettagli del piano industriale proposto, allora tutto tornerà in possesso dello stesso Consorzio annullando di fatto l’atto di compravendita. E qui entra anche il caso in cui non siano mantenute le garanzie occupazionali: se non sarà assunto almeno il 60 % di dipendenti proposti, anno per anno, o non siano mantenuti fino alla fine dei 5 anni, il contratto sarà sciolto. I capannoni e i beni realizzati, nel caso, saranno scomputati nel passaggio di proprietà. Infine avranno una valutazione migliore imprese di manifattura o servizi a maggiore intensità tecnologica.

Nella foto l’ingresso dello stabilimento Eaton quando era ancora attivo