Variante Aurelia e distretto Sondaggio dei Progressisti

Gazebo in piazza della stazione con M5S, Unione Popolare e lista civica. C’è chi ricorda che il progetto veniva criticato in consiglio comunale già nel 1992

Migration

di Andrea Luparia

“La tua opinione è importante“. Si leggono queste parole nel frontespizio del volantino distribuito ieri mattina da militanti del Movimento 5 Stelle, di Unione Popolare e di Massa città in comune in piazza della stazione a Massa. Obiettivo della protesta, la Variante Aurelia e la costruzione di un distretto sanitario proprio in quella zona. E così davanti al gazebo realizzato a poca distanza dalla rotatoria sono iniziate discussioni con questo o quel passante per spiegare cosa stava accadendo e ascoltare le sue opinioni. E anche per raccogliere le risposte a domande come “Dove abiti?“, “Pensando al territorio massese, reputi che l’inquinamento sia un problema?“, “Ritieni che l’inquinamento nelle zone interessate da queste opere sia....“. A parlare con abitanti della zona e semplici curiosi erano il consigliere comunale M5S Luana Mencarelli, Luca Corsi (Massa città in Comune), Ivana Mencarelli (M5S), Nicola Cavazzuti (Rc e ora Unione popolare) ed Elba Baldi (M5S).

"Non contestiamo il fatto che Turano abbia diritto ad avere un traffico più leggero – spiega la Mencarelli - ma non possiamo raggiungere questo obiettivo aumentando il carico in via Carducci, via Pellegrini e viale della Stazione. Il professor Pratelli, dell’Università di Pisa, aveva fatto una ricerca per risolvere il problema del traffico che attraversa la città in modo orizzontale. Nel suo studio ha prodotto 8 soluzioni e ha detto che la Variante Aurelia non risolve il problema. Perchè non si parla degli altri progetti? Perchè si preferisce una soluzione che costerà ben 43 milioni di euro?". E alla domanda del giornalista sull’attualità di un progetto da cui si parla più o meno da 30anni, Cavazzuti e Corsi sono stati espliciti: "Nel 1992 un consigliere comunale verde in aula criticò questo progetto chiedendo soluzioni alternative. Poi bisognerebbe interrogarsi su perchè bisogna spendere denaro pubblico. Se questa strada serve alle ditte che lavorano le scaglie di marmo, perchè non la pagano loro? E comunque, dato che sono una nella zona industriale tra Massa e Carrara e l’altra è a Querceta, perchè questo materiale non viene trasportato sui carri ferroviari? Oppure potrebbe transitare in autostrada. Quella c’è già".

Corsi ha anche criticato i progetti che interesserebbero aree di proprietà Fs e Cavazzuti è stato esplicito: "Questa amministrazione comunale prosegue lungo la strada già percorsa da tante amministrazioni passate. Non c’è una linea guida, un progetto complessivo. Si va avanti a varianti. Una volta le facevano per far quadrare i bilanci comunali con le concessioni. Non va bene. Non si ascoltano nemmeno i residenti delle zona interessate. Mentre noi siamo qui, dicono che altrove stanno raccogliendo firme a favore della Variante Aurelia. E’ la dimostrazione che non c’è stato un vero confronto aperto a tutti, una vera discussione".

Infine qualche dato. Secondo questo “polo progressista“ la stessa Anas valuta che la Variante Aurelia , una volta finita, comporterebbe un calo solo del 5% del traffico sull’Aurelia. Ma in via Carducci il traffico aumenterebbe del 30% ed in via Pellegrini addirittura del 70%.