"Uno stadio all’inglese con bar e ristoranti" E il Museo del marmo? Nessun trasferimento

L’assessore Lorenzini prevede posteggi e rotatoria per l’accesso al centro espositivo. A palazzo Pisani mostra dell’artigianato

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di Cristina Lorenzi

"Lo stadio potrebbe essere abbattuto": questa volta non è uno scivolone di un politico, ma una delle reali intenzioni dell’assessore all’Urbanistica Moreno Lorenzini che sull’area del principale impianto sportivo ha idee molto chiare. "Ho intenzione di chiedere il contributo dei privati e degli industriali per la realizzazione di un nuovo stadio". Un modello all’inglese con centro commerciale, ristoranti e negozi, oltre a nuove e più moderne aree dedicate allo sport che l’assessore vedrebbe bene in un più generale recupero dell’intera zona funzionale al rilancio del Museo del marmo. Cassato con un colpo di spugna il progetto a 5 stelle che prevedeva il trasferimento dei gioielli del Museo del marmo a palazzo Pisani, in centro città, l’assessore intende invece potenziare la sede espositiva dello Stadio dotandola di un nuovo posteggio e di una rotatoria che faciliterebbe l’entrata a chi proviene dall’autostrada. "Adesso il Museo del marmo – ha spiegato l’assessore è dotato di 5 posti auto. Significa non prevedere un grande afflusso. Di concerto con l’assessorato alla Cultura si vedrà di rilanciare e promuovere meglio la conoscenza del nostro museo che contiene opere quanto mai rare. Intendiamo anche valorizzare l’intera zona con il recupero del parco verde di fronte allo Stadio, il parco della Rimembranza, che sarà dotato di nuovi servizi e di una migliore fruibilità. Da qui anche il rifacimento dell’impianto sportivo che fra i fondi in arrivo del Pnrr e le risorse che potranno derivare dai contributi dei privati potrebbe essere ricostruito ex novo con uno stadio con centro commerciale, ristoranti e negozi aperti tutta la settimana".

Resta da chiarire cosa succederà a palazzo Pisani su cui sono destinati 3 milioni e mezzo per la messa in sicurezza e il rifacimento del bando delle periferie. "Seguiremo il progetto esistente per quanto riguarda il recupero del palazzo storico di via Loris Giorgi. Come prevede il finanziamento la destinazione non potrà essere cambiata per cui lasceremo il fine museale. Ma la portata dei manufatti del Museo del marmo ci impedisce il trasferimento nel centro cittadino. Pertanto a palazzo Pisani potrà esserci un museo dell’artigianato artistico e la sede delle 24 associazioni culturali che da tempo chiedono un centro comune per le varie attività. Un’ala del palazzo potrebbe essere destinata all’archivio dell’Anpi, con tutti i documenti dei partigiani e a quello degli Anarchici, con le numerose pubblicazioni storiche che dalla chiusura del Germinal aspettano sistemazione".

Spostandoci poco oltre nel mirino dei maquillage c’è anche palazzo Rosso che con 2 milioni e 794mila euro, provenienti dal vecchio bando delle periferie che adesso potrà avere il via, sarà recuperato per importanti iniziative. "Nella ex biblioteca – conclude Lorenzini – dovrà trovare posto la gipsoteca adesso sacrificata in Accademia".