
Una Venere apuana in marmo bardiglio. Dono di Franchi davanti all’Accademia
Stamani davanti all’Accademia si inaugura la ‘Venere Apuana’, l’opera del professor Franco Mauro Franchi originario di Castiglioncello, che in Accademia ha insegnato scultura per diciotto anni. Una nuova statua che andrà ad arricchire il già imponente numero di opere della città. La scultura in marmo Bardiglio (riproduzione del modello in vetroresina Mediterranea) è piuttosto imponente: 1,90 per 1,35 è sarà collocata dove un tempo c’era l’edicola. L’opera riprende in tre dimensioni le donne che Franchi aveva dipinto per la mostra ‘Sognando Itaca’, ospitata nella ‘Carrara gallery’ di piazza Alberica a settembre del 2020, e poi alla Franchi Umberto Marmi, che ha donato il marmo per realizzare questa scultura. L’amministrazione comunale nei giorni scorsi ha deliberato di accettare l’opera dello scultore Franchi, che con questo dono alla città ha voluto sancire il suo legame con Carrara e la sua Accademia. L’idea di donare la statua alla città e posizionarla davanti all’Ateneo delle belle arti cittadine è nata per lo speciale legame affettivo che il professor Franchi ha costruito con Carrara durante i suoi tanti anni di insegnamento. Oltre a scolpire l’ex docente di scultura si dedica come detto anche alla pittura di donne decisamente fuori peso che si ispirano a quelle delle tombe di Tarquinia, simbolo di fecondità e opulenza. Donne in carne che assomigliano un po’ a quelle di Botero, ma che invece sono concettualmente distanti da quelle dell’artista colombiano che aveva scelto la vicina Pietrasanta come casa adottiva.