
di Francesco Scolaro
Il mondo della scuola apuana è sempre alla ricerca di una stabilità che sembra non trovare mai. Come sempre l’unica certezza è la precarietà. Le stabilizzazioni arrivano, certo, ma quanto vanno sudate. E comunque non bastano mai a coprire quegli organici di cui invece l’istruzione avrebbe bisogno per garantire continuità prima di tutto agli stessi lavoratori che a cascata si riverserebbe su studenti e programmi didattici. Stabilizzazioni e assunzioni che mancano a ogni livello, a partire dai collaboratori scolastici per arrivare ai docenti. Ma per capire come il sistema non funzioni in tutta la sua gerarchia basta pensare che qui le caselle vuote sono troppe pure nelle funzioni apicali. Mancano dirigenti, tanti. Troppi. Senza dirigenti dedicati, affidandosi sempre a reggenze, non si possono fare programmi pluriennali.
Non c’è stabilità. Lo spiega bene Fabrizio Rocca, della segreteria Flc Cgil di Massa Carrara che si affida a un’approssimazione statistica comunque vicina alla realtà: "Al momento un 30 per cento circa dei plessi sono senza dirigenti dedicati. E’ un problema annoso: avere scuole senza dirigenti si traduce in una maggiore difficoltà di gestione dei plessi stessi. Quando un dirigente deve gestire un comprensivo di 14 o 15 plessi poi si trova ad avere la reggenza di un altro istituto è chiaro che diventa impossibile. Come è avvenuto l’anno scorso per il Gentili di Fossola".
Scuola in attesa delle nuove assegnazioni, a oggi vacanti, che saranno pubblicate nei prossimi giorni: al Ministero e all’ufficio scolastico regionale stanno spostando tutte le pedine e cercando chi sia disposto ad assumersi incarichi. "Dovrebbe esserci finalmente un dirigente per il Menconi di Avenza, dovrebbe arrivare dalla Liguria – prosegue Rocca – ma dobbiamo attendere le assegnazioni ufficiali". Dalle delibere del Ministero, al momento fra le sedi definite ‘normo dimensionate’ sono liberi gli istituti comprensivi Alighieri di Aulla, Flavio Torello Baracchini di Villafranca, Menconi di Avenza, Ferrari di Pontremoli, Massa 6 a Massa, quello di Montignoso, il Moratti di Fivizzano, Alfieri Bertagnini di Massa, Carrara e Paesi a Monte. Ma basta continuare a scorrere la gerarchia scolastica per trovare altri problemi.
"Lo stesso vale anche se in misura ridotta per i Direttori dei servizi generali amministrativi, Dsga, quelli che un tempo erano i segretari. Abbiamo tanti istituti dove il ruolo è affidato in reggenza anche a personale da fuori provincia". E per i docenti? "Non abbiamo ancora le disponibilità – va avanti Rocca – le sapremo con cognizione di causa tra pochi giorni ma sappiamo che non sono stati confermati per intero gli organici chiamati Covid su tutti gli ordini e gradi. Li abbiamo chiamati docenti Covid ma sono stati indispensabili per garantire l’offerta didattica adeguata in alcuni istituti mentre le classi, nonostante una sensibile riduzione demografica, sono state di fatto mantenute: c’è stata solo una piccola riduzione ma gli uffici hanno lavorato bene per ridurre al minimo il decremento". Tante promesse non mantenute anche per Ata e personale non docente. a fronte dei 115 posti vacanti solo 44 sarebbero state le stabilizzazioni, lasciando fuori 71 posti di lavoro che saranno ancora una volta assegnati con contratto a termine al 31 agosto stando ai numeri della segreteria Flc Cgil.