
A Massa, grazie al trattamento Synergo per il tumore alla vescica che è in grado di preservare l’organo e di ridurre la recidiva, centinaia di pazienti sono stati curati senza dover ricorrere all’intervento chirurgico: nel 92% dei casi la malattia è stata eliminata. Il trattamento in questione è minimamente invasivo, dà risultati nel lungo periodo, inoltre permette la conservazione dell’organo e riduce la recidiva.
Il tumore alla vescica è al quarto posto tra i tumori più frequenti in soggetti di sesso maschile e all’ottavo posto in quelli di sesso femminile. Il trattamento Synergo, brevettato da Medical Enterprises Group, è stato approvato delle autorità per gli standard europei e utilizzato dal 2001 in centri medici sparsi in tutto il mondo. In 21 anni sono stati trattati centinaia di pazienti con risultati davvero molto rilevanti soprattutto per quanto concerne la riduzione drastica delle recidive neoplastiche post-operatorie. Nello specifico, nel 92% dei casi il tumore è stato eliminato completamente (risposta completa), nell’87,6% è stato invece preservato l’organo, mentre infine nell’83% dei casi i pazienti non hanno avuto recidive.
"Riduce la recidiva e la progressione della malattia, aumenta la percentuale di preservazione dell’organo, un fattore non di poco conto per la qualità di vita dei pazienti: è una chance in più che consente di rimandare o addirittura di non eseguire un intervento chirurgico demolitivo. I risultati ottenuti in questi anni sono ottimi e molto incoraggianti", afferma Chiara Catalano, urologa responsabile del servizio Synergo a Massa e Carrara, che utilizza questa tecnologia dal 2013. In questo momento l’unità operativa dell’Urologia di Massa ha in trattamento pazienti anche molto giovani con tumore superficiale della vescica, plurirecidivato dopo le terapie.
"In casi come questo le guida impongono una cistectomia radicale con derivazione urinaria. Il trattamento con Synergo ci ha permesso di preservare la vescica".
"La maggior parte dei controlli con mapping vescicale random, i quali vengono eseguiti come da protocollo dopo i cicli terapeutici, sono risultati negativi. Una piccola percentuale può recidivare però anche dopo Synergo, ecco perché il follow-up a lungo termine ha un ruolo davvero fondamentale", ha concluso la dottoressa Chiara Catalano. Durante il trattamento Synergo, il paziente viene sottoposto a delle sessioni di terapia della durata di un’ora, prima a frequenza settimanale e in seguito a frequenza mensile, in ambiente day hospital, senza bisogno di anestesia. Dopo ogni trattamento il paziente può tornare alle sue normali attività.