Una casa per "la vita indipendente di Anffas" dalla Fondazione marmo

500mila euro destinati a una casa per i disabili

Erich Lucchetti

Erich Lucchetti

Carrara, 25 maggio 2019 - Trenta progetti, tra i quali l'acquisto di un apparato di video-endo-scopia per l'ospedale Noa di Massa e il ripristino delle opere del parco La Padula a Carrara, sono stati finanziati dalla Fondazione Marmo per un totale di 850mila euro di contributi. È quanto emerge dal Bilancio di missione 2018 reso noto in questi giorni per fornire un'analisi delle attività svolte a un anno e mezzo dalla costituzione dell'ente, nato proprio per perseguire finalità di solidarietà a beneficio del territorio di Massa Carrara e della sua popolazione. Le erogazioni della Fondazione sono stati così ripartiti: arte e territorio (32,5%), sanitario (30,8%), sociale (19,3%), scuola e cultura (9,2%), sport (8,1%). “Si tratta di interventi eterogenei che coprono le diverse esigenze del nostro territorio- sottolinea Erich Lucchetti, presidente della Fondazione Marmo – perché riteniamo fondamentale come imprenditori fare parte attiva nel processo di crescita della comunità locale non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale. Facciamo parte di una comunità e quindi non solo è utile ma anche giusto dare una mano quando si può”. Oltre ai contributi ordinari e straordinari dei vari imprenditori che fanno parte della Fondazione, le risorse destinate a vari progetti sono state ricavate anche attraverso due aste pubbliche in cui sono stati banditi sia blocchi di marmo sia (nella seconda edizione) manufatti di marmo di Carrara. “Ed è stato un successo che ci ha sorpresi – spiega il coordinatore della Fondazione Marmo Andrea Balestri – visto che siamo riusciti a raccogliere la cifra straordinaria di oltre 500 mila euro”. “Tanti soldi che andranno a finanziare tanti altri progetti – precisa Lucchetti – tra questi, ad esempio la realizzazione di un appartamento per l'inserimento di giovani portatori di handicap, che verrà inaugurato a giugno nell'ambito del progetto “Vita indipendente” di Anfass” Quanto al futuro prossimo la Fondazione è destinata a strutturarsi come Ente Benefico per rispondere al meglio le opportunità date dalla cosiddetta Riforma del Terzo Settore. “Stiamo cioè passando dalla fase sperimentale – spiega Balestri – a quella permanente in cui, rispetto a interventi a pioggia, valorizzeremo maggiormente i progetti strutturati riguardanti i nostri vari settori di intervento”. E tra questi ci sarà anche un piano di azione specifico per le start-up. “Assieme alla parte sociale – conclude Lucchetti – vogliamo cioè diventare anche uno strumento propulsivo per dare ai nostri giovani occasioni per fare impresa e creare posti di lavoro. Troppo spesso chi ha idee si trova davanti a porte chiuse, noi un po' di quelle porte vogliamo spalancarle convinti che a trarne beneficio sarà tutta la nostra comunità”.