
Successo della kermesse enogastronomica nata 10 anni fa da alcuni giovani. Un evento che riesce a unire le forze cittadine nel segno della tradizione. .
Oltre 4.500 i partecipanti al Tourday, la kermesse enogastronomica che è quasi una caccia al tesoro per scoprire le delizie pontremolesi, col libretto passport al collo e la mappa degli itinerari per timbrare le 22 tappe. Un clic dello spirito che coniuga bellezza e peccati di gola da postare in rete con tanto di hashtag, per dire "c’ero anch’io" alla piccola maratona che mette spesso a dura prova anche i più esperti talenti dell’assaggio. Orgoglio pontremolese, socialità gastronomica e unione delle forze commerciali in campo sono i tre punti di forza dell’evento perché creano sinergie che fanno muovere la città. Un’idea nata nel 2015 da un gruppo di ragazzi che amano Pontremoli. Nel weekend Pontremoli si è riempita di gente, un via vai incessante che dimostra come il cibo è molto più di una lista di specialità in un menù: è convivialità, cultura e identità.
"Ci piace dire che il TourDay è anarchico – dicono gli organizzatori – poiché ad ogni partecipante viene consegnato un dettagliato libretto, in italiano, inglese e dialetto, con la presentazione di tutte le tappe, i piatti e le bevande da degustare, la loro ubicazione. Ognuno può decidere però in libertà, il percorso da seguire, il numero di tappe da fare, il tempo da impiegare per ogni tappa". E sono arrivati a frotte non solo dalla Toscana, ma anche da Emilia, Liguria e Lombardia per cimentarsi con torta d’erbi, testaroli, ramaini, frittelle di castagno, salumi locali, aperitivi come il ‘Bianco Oro’, lo ‘Stordente’ del Bar Alvaro o la zuppa contadina di Bussè. Ma l’elenco dei prodotti sulla tavola della città è lungo: focaccia con farinata, birra ‘del Moro, amor quadrati degli Svizzeri rotella), amor tondi del pasticcere del Duomo, panini col bollito, ramaini e molto altro. I piatti sono i più vari, ma tutti rigorosamente legati alla tradizione.
I locali che hanno partecipato sono Birreria del Moro, Trattoria Norina, Pasticceria Duomo, Antica Trattoria Pelliccia, Ristorante Relais Caveau del Teatro, Caffè degli Svizzeri, Gelateira Delizia, Bar Luciano, Forno Tarantola,Salumeria Angella, Sapori di mare, Pasta Fresca ‘da Agnese’, Pizzeria Menhir, La Cortina di Cacciaguerra, Pizzeria Pecci, Osteria Oca Bianca, La Caverna dei Nani Birrai, Osteria San Francesco e il Lupo, Gelateria Alvaro-Bar Moderno, Forno Tarantola, Caffè Bellotti, Pasta fresca da Cristina. Era la 14esima edizione e gli organizzatori speravano in un’affluenza monstre, che si è davvero concretizzata.
Natalino Benacci