Tutti i palchi di ‘Curae festival’. L’arte, dal teatro al rap per una giustizia che ripara

Tanti appuntamenti a Pontremoli con protagonisti giovani studenti e detenuti negli istituti .

Tutti i palchi di ‘Curae festival’. L’arte, dal teatro al rap  per una giustizia che ripara

Tutti i palchi di ‘Curae festival’. L’arte, dal teatro al rap per una giustizia che ripara

Sipario alzato sul Festival della cura che adotta il modello della giustizia riparativa come rimedio del danno. La manifestazione promossa da Ministero di Giustizia, Ipm di Pontremoli, Comune di Pontremoli con il sostegno di Fondazione Cariapezia, iniziata martedì si chiuderà sabato a Pontremoli, dividendosi tra il Teatro della Rosa, la chiesa di San Geminiano, il Ponte della Cresa, gli Orti della Città, il Caffè Letterario e il Cinema Manzoni. Un Festival che chiude un complesso progetto annuale. Quattro i lavori teatrali: ‘La Ballata dell’angelo ferito’ di Paolo Billi che ha visto protagoniste le ragazze dell’Ipm di Pontremoli, gli studenti dell’Istituto Pacinotti Belmesseri e del Liceo Malaspina. Poi le ‘Metamorfosi’, diretto da Lello Tedeschi allestito sul greto della Magra negli Orti della Città domani alle 17.30.

Il terzo è ‘Parole Chiave rap, musica e parole’, spazio dedicato al rap prodotto negli Istituti penali per minorenni di tutta Italia, condotto dai rapper e formatori Luca Caiazzo (in arte Lucariello) e Francesco Kento Carlo, con i ragazzi del laboratorio musicale della Comunità pubblica per minori di Bologna, condotto dai musicisti Alberto Cazzola e Enrico Roberto de Lo Stato Sociale, con la regia di Beppe Scutella` (oggi ore 10-13 Teatro). Infine l’installazione ‘Gesti Riparativi’, nata dal laboratorio con ragazzi della Comunità Kayros di Milano e giovani pontremolesi del Liceo Vescovile. E negli spazi del Tribunale due mostre fotografiche: ‘Tornerà Primavera’ con gli scatti delle ragazze dell’Ipm al corso organizzato da Sigeric e Aurora Domus; “Saran rose e fioriranno” su 10 anni di spettacoli teatrali con le ragazze dell’Ipm realizzati da Teatro del Pratello.

Natalino Benacci