REDAZIONE MASSA CARRARA

Tutte le preferenze Promossi e bocciati

Solo Pd e FdI reggono l’urto delle liste civiche. La Lega resiste. Il tracollo di Forza Italia e M5s, “cacciata“ per molti ex.

Segnali curiosi nei voti di preferenza di queste tribolate elezioni amministrative massesi. Non avrà difficoltà a leggerli chi mastica da sempre pane e politica, molto probabile che i dirigenti li avessero intuiti e abbiano costruito le liste non in modo casuale come potrebbe sembrare ai profani. Ma non tutti forse erano così prevedibili, di sicuro in molti (anche nelle liste vincenti) hanno lasciato non poca amarezza. Le vibrazioni “rosa“ di Meloni e Schlein sembrano aver premiato i rispettivi partiti, gli unici che possono ritenersi soddisfatti insieme alla Lega. Per il resto le formazioni politiche, da Forza Italia (che entrerà in consiglio solo in caso di vittoria di Persiani con 2 su 20 consiglieri) ai 5 Stelle (dispersi!) per finire al Pri, ne escono con le ossa rotte. A trionfare è la “moda“ delle liste civiche che possono contenere di tutto e di più.

“Persiani sindaco” spicca per biodiversità: a sbaragliare è quel Giovanni Giusti, ex Pd nell’ultima legislatura già con un piede di là prima della sfiducia. E se Persiani dovesse vincere il ballottaggio entrebbe in consiglio con altri arrivati dal Pd come Simone Ortori, l’ex Udc Incoronato, Mercanti e Camera di Azione. Se perdesse lascerebbe fuori l’ex vice sindaco Cella e l’ex assessore Paolo Balloni perchè il popolo della Lega ha preferito Mangiaracina e Frugoli. Se i votanti hanno premiato Persiani mandandolo al ballottaggio non hanno però premiato la sua giunta lasciando a piedi (in ogni caso) le ex assessore Zanti e Marnica. Anche nella sua lista dei Civici Apuani che di certo manderà in consiglio Valeria Della Pina ma lascia sulla graticola l’ex assessore lampo Ronchieri, mentre il collega Cagetti non entrerà in ogni caso.

Nelle liste di centro sinistra non mancano segnali simili: il Pd ha retto l’urto dei civici ma ai politici ‘navigati’ i suoi elettori hanno preferito Tarantino che ha preso quasi un quinto dei voti del partito e ha trascinato con sè al successo Giovanna Santi. E la civica “Massa è un’altra cosa“ ha brillato su tutte le altre della coalizione guidata dal combattivo Ivo Zaccagna del Comitato Alluvionati di Partaccia, premiando la scelta di Italia Viva che ha schierato Dina Dell’Ertole. Ha preso qualche voto in più l’ex deputato e scrittore Fabio Evangelisti la cui lista si è però fermata a più di 4 punti percentualisotto i secondi. Ancora meno ha fatto l’Unione Verdi-Sinistra dove brilla soltanto la giovanissima Angelica Gatti con le sue 177 preferenze.

Che dire del Movimento 5 Stelle che si è visto scavalcare anche dai compagni di viaggio dell’Unione Popolare. Nel centrodestra di Guidi dinamiche non tanto differenti. Il tour politico dell’ex consigliera Roberta Dei si ferma (per ora) in Fratelli d’Italia dove scompare al 16° posto con 53 voti. E non va meglie all’ex presidente del consiglio Stefano Benedetti che finisce le sue battaglie con 118 voti nella lista civica ‘Marco Guidi sindaco’. Dopo aver rinunciato a correre da solo prende 300 preferenze con la sua ‘Massa Futura’ Antonio Cofrancesco, ma esce di scena.