Cristina Lorenzi
Cronaca

Tsunami Apuafarma: si dimette il direttore

Mariani e Biagioni i due cassieri sospesi: denunciato un ammanco di 350mila euro

I servizi cimiteriali non davano in Apuafarma il gettito previsto: mancavano 350mila euro

 

Carrara, 20 febbraio 2015 Tsunami dentro Apuafarma: un ammanco di 350mila euro, due dipendenti sospesi, il direttore che si dimette. Si chiamano Sabrina Mariani e Giovanni Biagioni i due cassieri di Apuafarma che la società ha sospeso dopo aver inoltrato una denuncia in Procura per i conti che non tornavano. Intanto, mentre la magistratura dovrà far luce su servizi cimiteriali a go-go per i quali l’azienda non avrebbe percepito un soldo, finendo ogni versamento in altre casse, si è dimesso il direttore generale Franceso Buffoni. In sostanza il presidente Fabrizio Volpi, fin dal primo momento del suo insediamento, si è reso conto che i bilancii dell’az«ienda facevano acqua e che il rosso non era giustificabile: i servizi cimiteriali non davano quel gettito previsto. ANZI i servizi erogati per sepolture e forni non avevano corrispondenza fra incassi e ricevute. Così il presidente ha convocato il consiglio di amministrazione e inoltrato alla procura una denuncia contro ignoti e ha provveduto all’immediata sospensione dei due cassieri che si occupano di riscuoterer gli incassi del cimitero. Soltanto nell’ultimo bimestre pare siano spariti più di 12mila euro e da un primo conteggio imposto da Volpi pare che il giochetto sia attivo dal 2008. In questo lasso di tempo sarebbero stati sottratti alle casse dell’azienda pubblica più di 350mila euro. Spariti nel nulla. Sta adesso alla Procura capire dove siano finiti i soldi: saranno passati al setaccio conti di dipendenti e cassieri. In sostanza al momento in cui un cittadino versava una somma per un servizio cimiteriale, l’incasso veniva registrato soltanto su moduli che poi venivano consegnati all’azienda. L’entrata non veniva registrata su uno scontrino che poi sarebbe dovuto finire a bilancio. Pertanto nei libri contabili finivano soltanto pochi spiccioli registrati realmente sugli scontrini, mentre il grosso del gettito riportato sui moduli non veniva comunicato. E’ stato Volpi a rendersi conto di quanto fossero vuote le casse dei servizi cimiteriali, per cui è bastato controntare i moduli non a bilancio con gli scontrini per scoperchiare la pentola. Una vera e propria truffa organizzata scientificamente. Da qui l’immediata sospensione dei due cassieri, i primi coinvolti nell’inchiesta, ma non è detto che l’indagine della magistratura non possa poi cadere con effetto domino su altri dipendenti o soggetti interessati.

La questione Apuafarma, proprio per le perdite che l’hanno sempre caratterizzata, è da tempo sotto la lente di ingradimento dell’amministrazione comunale che proprio oggi terrà un’assemblea che ha all’ordine del giorno l’adeguamento dello statuto. Il passaggio prevede l’istituzione dell’amministratore unico che dovrà sostituire il consiglio di amministrazione. Inoltre si tratterà di capire come mai una società che conta sei farmacie comunali e che dovrebbe contare su introiti importanti come i servizi alla persona e quelli cimiteriali abbia invece un bilancio costentemente in rosso. Forse un primo passo per chiarire il giallo è stato fatto. Adesso la palla è in mano alla procura che avrà un altro bubbone di un territorio che non si sta facendo mancare niente in materia di illegalità.