
Trovata morta in spiaggia una tartaruga di 60 chili uccisa da una grande lenza
Un grande amo da pesca che è arrivato in fondo fino allo stomaco. Non c’è stata via di scampo per una grande tartaruga di mare Caretta Caretta trovata morta ieri mattina sulla spiaggia che si trova fra il bagno Essenza e il Trabucco, a Marina di Massa. Sul posto Luca Giannelli, responsabile del centro didattico Wwf di Ronchi e del centro recupero tartarughe marine che si è occupato di tutte le pratiche, compreso il trasporto della tartaruga allo zoo profilattico di Pisa che avrà il compito di stabilire le cause esatte del decesso. "L’abbiamo trovata con un lungo filo da pesca che fuoriusciva dal becco, almeno un paio di metri. Si tratta di una grande porzione di palamito, con la parte terminale che con tutta probabilità è arrivata fino allo stomaco dell’animale".
Il palamito è un’attrezzatura da pesca professionale, che come ricorda Giannelli è utilizzata anche nella nostra zona: una lunga lenza di grande diametro a cui sono attaccati a intervalli abbastanza regolari altri spezzoni di lenza più corti ciascuno con un grande amo: "Servono a pescare piccoli tonni o pesci comunque di grande dimensione". Uno di questi ami è finito in bocca alla tartaruga ritrovata a Marina di Massa. "E’ una delle poche volte che ci capita un caso del genere – continua Giannelli –. Spesso quando restano agganciate a questi ami, le trovano i pescatori e ce le consegnano, con l’amo in bocca. Purtroppo a causa della mareggiata nessuno di sicuro ha controllato le reti. A volte le abbiamo trovate morte perché non riescono a venire a galla, magari intrappolate nelle reti ‘fantasma’, ma questa fine deve essere stata atroce. Stiamo parlando di un esemplare di 60 chili, adulto, una perdita molto grave per la biodiversità di almeno 30 o 40 anni, non sappiamo ancora se maschio o femmina".
Il mare in questi giorni ha restituito anche carcasse di caprioli e cinghiali: "Capita con il maltempo come quello di questi giorni. Istrici, capre e altri animali selvatici arrivano sulla spiaggia perché durante il maltempo cadono nei fiumi, muoiono e sono trascinati a valle". Buone notizie invece per le piccole tartarughe nate nei nidi apuo-versiliesi nei giorni scorsi, messe in difficoltà dalle mareggiate: "Stanno tutte bene, alcune sono state già liberate".
Fra.Sco.