
Più di 300 alla festa dell’associazione Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) per celebrare il 30° anniversario della fondazione sul territorio, avvenuta nel 1993. Festeggiamenti a Villa Alpebella, l’ex Oliviero, di Andrea Bocelli, che hanno visto anche l’11ª edizione del Premio Donna assegnato ogni due anni a donne della provincia che si sono distinte per l’impegno in attività professionali e sociali. Tra queste, nelle edizioni passate, ci sono state la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, l’imprenditrice Margherita Dogliani, l’archivista Olga Raffo e la critica d’arte Francesca Alix Nicoli. Quest’anno il premio è andato alla chirurga vascolare del Noa, Anusca Moisè. Lei, che ha fondato la startup ‘For Ju’ dedicata al figlio disabile Lorenzo, parla delle discriminazioni "che all’inizio del mio percorso sono state più evidenti poi un po’ più velate ma presenti, perché oltre ad essere donna sono anche una mamma di un disabile. In parte ti sostituisci a lui, nella quotidianità che lui non riesce a svolgere, finisci per essere un pò disabile pure tu. Fin dalla prima diagnosi poi accertamento di disabilità ti rendi contro del peso della burocrazia, hai la consapevolezza della solitudine. Gli altri vanno avanti, la loro vita continua, tu rimani li spesso da solo ad affrontare i problemi. La tua vita corre su un altro binario, sei improvvisamente catapultato in un altro pianeta, ogni tanto ti affacci a vedere quello che fanno gli altri, ma non ti è concesso, se non per brevi momenti. Ad un certo punto diventi come invincibile non hai più paura di niente. Anche se in realtà sei fragilissimo. Più è grave la disabilità più il genitore è invincibile".
E’ nata così la necessità di costruire intorno al figlio Lorenzo a agli altri ragazzi una realtà per aiutarli a crescere insieme con un percorso di alternanza scuola lavoro "Da qui – ha spiegato Moisè – la start up e la nostra associazione ‘for ju’, che per Lorenzo sta per forza juve ed è il suo ciao. L’associazione ha lo scopo di creare un centro diurno lavorativo per i nostri ragazzi e, al momento, le attività sono rappresentate dalla pesca due volte alla settimana, con un esperto di pesca viene fatta pesca sportiva alla trota e alla carpa a seconda della stagione. Poi abbiamo creato un orto rialzato che permette ai ragazzi di lavorare con più facilità con accesso anche per le carrozzine, dalla messa a dimora delle piantine fino alla cura e al raccolto che si portano a casa e infine le attività di bricolage con un progetto per un biscottificio e un birrificio".
L’evento all’ex Oliviero è proseguito con la musica dell’Orchestra giovanile Giorgini di Montignoso, diretta dal maestro Gigi Pellegrini, che ha fatto da sfondo alla sfilata ‘La bellezza nel limite e oltre’ dove i modelli erano una decina di ragazzi ‘speciali’, truccati da Ilaria Mori. Presenti, per la Fidapa, oltre alla presidente di Massa Carrara, Marzia Grassi che ha chiuso col botto il suo biennio, c’erano anche la presidente nazionale Fiammetta Perrone e la presidente del distretto-centro Anna Maria Turchetti, che hanno sottolineato l’importanza di lavorare per l’inclusione e per quel lavoro sociale che ha caratterizzato la Federazione, dai progetti di screening al seno per le donne ai convegni sulla maternità e il sostegno ai genitori per gestire la disabilità dei figli. Si sono soffermate sulla discriminazione che coinvolge sia le donne che le persone portatrici di disabilità e un radicato fondamento su stereotipi negativi che le dipingono come inferiori, meno capaci o meno autonome rispetto agli uomini o alle persone senza disabilità. Così come la loro mancanza di rappresentanza può perpetuare l’idea che non siano in grado di svolgere ruoli importanti o contribuire in modo significativo alla società. Per le autorità era presente la sindaca di Carrara Serena Arrighi, gli assessori di Montignoso Giorgia Podestà e Gina Gabrielli, gli assessori di Massa Francesco Mangiaracina e Monica Bertoneri.
P.P.