Tragedia in montagna, muore un 18enne

Stava salendo sul Marmagna con due amici quando è stato tradito dal ghiaccio. Nello stesso punto pochi giorni fa è deceduto un alpinista di Parma

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di Andrea Luparia

Nuova tragedia in montagna e ancora una volta il teatro è il monte Marmagna, tra Pontremoli e Filattiera. Questa volta la vittima è Marinel Senka, un ragazzo di 18 anni, albanese di origini ma residente da tempo a Pontremoli, dove lavorava. A quanto sembra il giovane sarebbe caduto nello stesso burrone dove, solo 17 giorni fa, è caduto, perdendo la vita, l’alpinista che veniva dall’Emilia. E ancora una volta si parla della neve ghiacciata che avrebbe tradito l’escursionista. Purtroppo ieri sera il corpo non era stato ancora recuperato e molto probabilmente, dato il buio, il vento e il freddo, sarà tutto rinviato a domenica mattina. Ma vediamo i fatti. Ieri mattina il giovane, insieme ad un paio di amici, ha lasciato Pontremoli per salire sul monte Marmagna. A quanto sembra l’obiettivo era risalire fino ai Prati di Logarghena, anche se qualcuno dice che sono passati da Bosco del Corniglio, in Emilia..

Comunque una bella gita e il tempo era più che discreto, ma forse i tre giovani hanno sottovalutato la pericolosità del percorso e soprattutto la presenza, in quota, della neve che nei punti dove c’è meno sole, si è trasformata in una lastra di ghiaccio. Scivolosissima e mortale quando la pendenza è forte. Secondo quanto è stato ricostruito da uomini e donne del Soccorso Alpino (i primi a muoversi allertati dal 118) gli escursionisti stavano cercando di superare un canalone quando il giovane è scivolato. A quanto sembra erano circa 200 metri sotto il punto in cui, 17 giorni fa, ha perso l’equilibrio ed è scivolato, perdendo la vita, il sessantenne che veniva, insieme ad un amico, da Parma. L’allarme è scattato poco dopo le 14 ma all’inizio non era chiaro se il ragazzo era solo ferito. I due superstiti, terrorizzati, non riuscivano a raggiungerlo ed erano, a loro volta, bisognosi di aiuto. Sul posto è subito arrivato “Pegaso 3“ ma il vento ha impedito all’elicottero di far scendere fino a terra i soccorsi. E dopo una serie di tentativi il pilota ha dovuto rinunciare: troppo pericoloso. Così alla fine sono stati i giovani del Soccorso Alpino (sono partiti sia quelli del distaccamento di Massa Carrara Lunigiana che i loro colleghi dell’Emilia) a raggiungere il corpo. Purtroppo ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile. Il giovane era già morto per le conseguenze della tragica caduta nel burrone.

A quanto pare Marinel Senka e i suoi due amici lavoravano in una ditta del settore edile operante da tempo in Lunigiana. Impossibile dire se erano attrezzati, o meno, per scalare, d’inverno, una vetta. Di certo avevano sottovalutato la pericolosità del Marmagna, come purtroppo aveva fatto l’escursionista emiliano 17 giorni fa. Come il quarantenne camionista massese aveva sottovalutato, pochi giorni fa, la Tambura. Tre morti in montagna in soli 17 giorni.