Tragedia in campeggio. I periti: "Malato l’albero finito sulla tenda"

Un anno fa la morte delle due sorelline al “Mare Verde” della Partaccia. Chiesto il rinvio a giudizio per proprietaria e gestore della struttura

Il camping Verde Mare dove è avvenuta la tragedia a Marina di Massa

Il camping Verde Mare dove è avvenuta la tragedia a Marina di Massa

Massa, 28 agosto 2021 - A distanza di un anno dai fatti, si avvicina la verità sulla tragedia del campeggio. È stato infatti depositato presso il Tribunale di Massa l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relative alla vicenda del 30 agosto scorso, quando due sorelline rimasero travolte e uccise da un pioppo in un campeggio di Marina di Massa. La pm Roberta Moramarco ha chiesto il rinvio a giudizio delle due persone iscritte nel registro degli indagati, ovvero Lidia Fuksinska e il figlio Amilcare Dal Pino, proprietaria e gestore della struttura turistica in cui è avvenuta la sciagura. A giorni sarà comunicata la data dell’udienza preliminare, che dovrà stabilire se esistono i presupposti per portarli a giudizio. A marzo il pubblico ministero aveva chiesto e ottenuto la proroga delle indagini al gip competente, potendo così riordinare tutti i tasselli della vicenda. A difendere gli indagati è l’avvocato Luca Benedetti, che il mese scorso ha ottenuto il dissequestro del camping estivo. Il legale della famiglia delle vittime è invece l’avvocato Erika Gazzano.  

Gli inquirenti per ora hanno in mano la perizia tecnica sulla pianta ceduta, effettuata dal perito agronomo Germana Fregni su richiesta dello stesso pm. L’esperta ha compiuto diversi sopralluoghi e analisi dell’arbusto. Secondo il documento, il pioppo era chiaramente “malato“. La sua patologia era riscontrabile in alcuni punti e questo ha causato il cedimento. La malattia, sostiene ancora la perizia, era visivile anche da un occhio non esperto, come poteva essere quello dei titolari del campeggio. Ma sul punto si attendono le controdeduzione della difesa. A svolgere l’esame medico-legale per conto della procura è stata invece la a dottoressa Susanna Gamba, che ha rilevato come le bambine siano morte "per grave trauma e lesioni diverse, tutte dovute a schiacciamento". La tragedia che sconvolse il litorale apuano e non solo avvenne la domenica del 30 agosto scorso. Jannat Lassari, 3 anni, e la sorella Malak, 14 anni, giovane promessa del judo, stavano dormendo nella loro tenda all’interno del campeggio “Verde Mare“ quando una forte tromba d’aria ha causato il cedimento del pesante albero, che si è abbattuto rovinosamente sulla struttura di tela ,non lasciando scampo a chi si trovava lungo la sua traiettoria. Le due sorelline erano arrivate Torino con i genitori, un’altra sorella diciannovenne, rimasta lievemente ferita nel crollo, e un fratellino di 9 anni. La famiglia, di origini marocchine ma residente da anni nel capoluogo piemontese, stava ultimando le sue vacanze massesi: era arrivata sul posto il 18 agosto e il giorno dopo aveva in programma di tornare a Torino. Quel tronco assassino sconvolse i loro programmi e le loro vite.