Sono nozze d’oro, di diamante e perfino di titanio, quelle festeggiate ieri al Garibaldi. Sono nozze di amore, di pazienza, di forza, colme di sacrifici e momenti difficili. Storie raccontate da uomini e donne che hanno vissuto la ricostruzione dopo la guerra, quando il Paese era in ginocchio, dove l’amore ha fatto la sua parte e la tenacia ha salvati i momenti di povertà e sconforto. Festeggiamenti che tornano dopo 4 anni di stop a causa della pandemia, con 383 coppie che hanno ricevuto l’attestato del traguardo dalla sindaca Serena Arrighi e dalla vice Roberta Crudeli. Così 265 coppie hanno celebrato le nozze d’oro, 50 anni di matrimonio. 115 di diamante, 60 anni di vita insieme e 3 le nozze di titanio, cioè 70 anni. Celebrazioni come questa sono ormai a scadenza, visto che "i giovani di oggi non riescono più a stare insieme - raccontano Alessandro Tessa e Silvia Mazzoni - non ci sono più le necessità di un tempo". Loro che festeggiano 60 anni con due figli: uno insegnate e l’altro poliziotto, sono gli attori di "un’unione che ci ha visti fianco a fianco anche nel lavoro, prima ambulanti a fare i mercati, poi con il nostro negozio di articoli per bambini in piazza delle Erbe. E’ stato bello, ed è bello tutt’ora perché ormai siamo una cosa sola". "Oggi i genitori non insegnano ai figli a voler bene a chi sta affianco a loro - spiegano Rosella Vernazza e Ivo Bernardini -. Noi abbiamo festeggiato oggi i 60 anno. Tutto questo diventerà una rarità perché i giovani si lasciano anche per futili motivi. Quando ho conosciuto mio marito non avevamo niente, lui faceva il contadino, vivevamo di quella forza che ci permetteva di tirare avanti, eravamo io e lui. Poi ha trovato lavoro alla Rumianca, abbiamo fatto due splendide figlie ma quell’amore non è mai scomparso, perché solo il bene l’uno per l’altro ci ha permesso di arrivare a questo traguardo". Anni che servono "per mantenersi bene - sottolineano Palmira Fabiani e Guido Marselli - e oggi ne festeggiamo 60 di matrimonio ma da più di 70 stiamo insieme, con un figlio maschio e una femmina. Ci vuole forza, un pizzico di coraggio ma non c’è modo migliore per affrontare la vita". Poi c’è la pazienza "di quella ne serve tanta - ribadiscono Gilberto Bologna e Roberta Ferrari -, bisogna tenere duro anche nei momenti difficili.
Mai deve mancare lo stare bene, motore che ti permette di arrivare a 60 anni di matrimonio. Il volersi bene che aiuta nel rispettare chi sta accanto a te e le necessità che ti fanno affrontare il domani". Chi ha ricostruito l’Italia vede nella pazienza l’arma per combattere il divorzio "e noi ne abbiamo avuta perché i momenti dove si arriva al limite sono tanti ma si devono superare - raccontano Adolfo Babboni e Maria Giorgieri -. Abbiamo scritto una parte di storia, una vita passata tra difficolta e problemi, anche al cuore con diversi interventi, ma non abbiamo mai mollato perché in due le avversità si affrontano meglio. Questa la ricetta per raggiungere il traguardo dei 60 anni di matrimonio". A conclusione della mattinata la sindaca Serena Arrighi: "Sicuramente durante il vostro percorso di vita avrete condiviso gioie, ma anche affrontato e superato insieme difficoltà e ciò nonostante non avete mai perso il senso della famiglia".