
Il disservizio nel trasporto pubblico che il primo giorno di scuola ha lasciato a piedi gli studenti di Zeri in attesa dell’autobus che non è arrivato, non è colpa di Autolinee Toscane. Lo sottolinea l’azienda che in una nota ricostruisce la vicenda. "A differenza di quanto affermato dal rappresentante sindacale Luca Mannini di Fit-Cisl - si legge - Autolinee ha immediatamente e debitamente informato il proprio personale e le stesse organizzazioni sindacali dei cambiamenti avvenuti nella predisposizione dei turni di lavoro. Cambiamenti non dipesi dalla volontà di Autolinee Toscane". La deviazione e l’allungamento del turno, secondo l’azienda, si è reso necessario per un motivo di urgenza, comunicato dagli enti il 14 settembre, il giorno prima dell’apertura delle scuole: la chiusura di un ponte per l’inizio di lavori di messa in sicurezza, sulla Sp 36 di Arzelato.
"Di fronte a questa interruzione sulla linea 01 Pontremoli-Coloretta che impediva, una volta giunti a questa località, di proseguire e raggiungere i paesi più piccoli dello Zerasco – spiega Autolinee – l’azienda avrebbe potuto, rispettando a pieno il contratto, limitare il proprio servizio fino a quel punto della strada dandone adeguata informazione. Invece fin dalla tarda mattinata del 14 settembre, assieme al sindaco del Comune di Zeri e alla Provincia, d’intesa con la Regione, attraverso i propri uffici si è adoperata per modificare i percorsi di due corse della linea 10 Pontremoli – Terriola per assicurare il servizio ai paesi di Rossano-Paretola, allungando i percorsi di circa 20 chilometri. Un lavoro né semplice né scontato visto che di solito per realizzare cambiamenti di percorsi di tale portata ci vogliono giorni".
E nella stessa giornata del 14 in poche ore, di fronte a tale improvvisa emergenza Autolinee Toscane, rispettando il contratto, ha predisposto immediatamente una soluzione per garantire agli utenti che il servizio fosse svolto. Alle 14 di giovedì attraverso l’affissione del nuovo ordine di servizio dei turni di lavoro nella sede di Pontremoli ma anche telefonicamente AT ne dava comunicazione ai sindacati e al personale proprio per avvisare tutti e non far mancare il bus a chi ne aveva bisogno la successiva mattina del 15. "Che tale informazione vi sia stata – conclude la nota di Autolinee Toscane – del resto è comprovato dal fatto che il rappresentante di un sindacato, prima telefonicamente poi con una nota scritta, avvisava che gli autisti sarebbero stati liberi di osservare o meno l’ordine di servizio e quindi i turni di lavoro del 15 settembre. Autolinee Toscane si dispiace che non tutti abbiano avuto la stessa sensibilità a garantire il servizio di TPL per gli utenti di Zeri a cui alcuni, appellandosi a regole e leggi inesistenti, hanno anteposto la difesa del comportamento di un autista che sarà oggetto di inchiesta interna da parte dell’azienda".