
Statistica degli infortuni: "La sicurezza sul lavoro dev’essere più radicata"
In miglioramento, così viene definito l’andamento degli infortuni sul lavoro nell’area Apuane registrati da Domenico Gullì, ingegnere, responsabile del servizio Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll) dell’Usl Toscana nord ovest. Un dato che parla di 737 infortuni totali nei primi 6 mesi del 2023 con 78 referti superiori ai 30 giorni. Lo scorso anno, nel 2022, gli infortuni totali in 12 mesi sono stati 1563 con 185 referti oltre 30 giorni e un decesso. Un aumento rispetto al 2021 dove si sono registrati 1347 infortuni cioè 216 in meno dello scorso anno. All’incontro di ieri nella sala Gestri della biblioteca comunale di Carrara, organizzato dal dipartimento di prevenzione dell’Asl, l’ingegnere Gulli ha parlato di "una serie di azioni che prevedono dei tavoli di confronto per stimolare l’azione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e delle altre figure tecniche, cercando di determinare le migliori prassi in modo da stimolarne l’applicazione".
Con un focus sui comparti cave sempre nell’area Apuane nei primi 6 mesi ci sono stati 22 incidenti con 10 referti superiori ai 30 giorni mentre nel 2022 sono stati registrati 45 incidenti con 22 referti superiori ai 30 giorni. Anche in questo caso nel 2021 si sono registrati 3 incidenti in meno rispetto allo scorso anno ma il numero maggiore è stato registrato nel 2018 con 59 infortuni di cui 19 superiori ai 30 giorni e un decesso. Un altro aspetto è culturale. La formazione sulla sicurezza è ancora lontana dall’essere radicata, tra gli imprenditori come tra i lavoratori "le nuove generazioni appaiono come più preparate e attente all’aspetto sicurezza. Non la vedono come una lavorazione che fatalmente può portare a un infortunio ma da questo punto di vista c’è un miglioramento dell’approccio. Il vecchio cavatore ragionava in un modo, il nuovo è più autotutelante. Per le cave e il lapideo si tratta di comparti a rischio, il numero di infortuni nell’ottica decennale segna una diminuzione e quindi un miglioramento seppur lento, anche attraverso azioni mirate, questi piani straordinari che stiamo portando avanti".
L’incontro di ieri rientra nei 10 appuntamenti che l’azienda porta nei distretti dei 12 ambiti geografici dall’Asl Toscana Nord Ovest, "su una popolazione residente di 1milione e 250mila abitanti – ha spiegato la direttrice del dipartimento di prevenzione, Roberta Consigli – con l’obiettivo di capire come e dove arricchire il nostro bagaglio di funzioni. Un viaggio itinerante nei territori per parlare con gli interlocutori, illustrare i nostri compiti e confrontarci con gli enti, i cittadini, gli amministratori locali e i rappresentanti delle categorie produttive". Poi ad alzare la mano è stata la Comandante della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, il Capitano di Fregata Monica Mazzarese, che ha parlato di "una serie di incidenti anche gravi in ambito portuale dove dobbiamo lavorare sulla prevenzione ripristinando incontri con un comitato permanente. Vederci più di frequente per mettere a sistema interventi, puntare su sensibilizzazione e interventi nel comparto dei lavoratori. Gli incidenti al porto sono spesso legati all’abitudine alla confidenza nel lavoro e nella realtà portuali c’è un rischio estremo. Mi faccio portatrice di un’offerta di collaborazione per strutturare e cercare di convergere le nostre programmazioni per rendere più efficiente la risposta sul territorio".