
di Francesco Scolaro
Due opere per il ripascimento e la messa in sicurezza del litorale massese, a sud del Frigido, per 4 milioni e 300mila euro. Sono gli obiettivi prioritari che fissa la Regione Toscana nel prossimo futuro tramite due diversi interventi da progettare e realizzare se possibile a stretto giro di boa, che con i tempi della burocrazia significa comunque almeno un anno. Il primo cantiere previsto è alla foce del Magliano, per sistemare e ottimizzare gli effetti delle due celle ai lati dello sbocco del fiume: spesa stimata in 700mila euro. Poi un progetto speculare a quello già progettato e in fase di realizzazione per il ripascimento a sud del fosso Poveromo che risale addirittura al 2016: 100mila metri cubi da prelevare dal porto di Viareggio e trasportare nelle celle di Ronchi. Il vecchio intervento era stato appaltato per circa 2,3 milioni di euro ma con l’aumento dei costi di materie prime, trasporto e manodopera ora la Regione stima di doverne investire 3 milioni e 600mila. Totale, quindi, 4,3 milioni.
Queste le carte sul tavolo. Tutto da finanziare tramite le risorse da reintegrare nell’accordo di programma che risale a novembre 2010 fra l’allora Ministero dell’ambiente e la Regione per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. Per avere però un effetto ‘unitario’ dei due interventi la Regione ha già affidato una progettazione unica alla società Interprogetti Srl per 86.300 euro, oltre oneri previdenziali e Iva che portano la spesa a circa 100mila. La società entro 120 giorni dovrà consegnare studi e progetti di dettaglio sugli interventi.
Il primo prevede l’ottimizzazione, anche in funzione delle criticità segnalate, delle strutture a scogliera nelle cella a sud ed a nord della foce del fosso Magliano, "caratterizzate da un sistema complesso e disorganizzato di opere e soggette a evidenti fenomeni di deposito di materiale galleggiante proveniente dal fosso, con particolare riferimento nella cella a nord della foce. Risulta, pertanto, necessario valutare l’efficacia dell’attuale sistema difensivo, individuando le modifiche da apportare alle scogliere esistenti, al fine di favorire lo sviluppo di dinamiche litoranee più lineari e più omogenee con i tratti adiacenti e prevenire eccessivi fenomeni di deposito all’interno delle celle del materiale in sospensione proveniente dal fosso".
Poi c’è l’opera maggiore: il ripascimento dell’area dei Ronchi, ossia le celle 5 e 6 oltre agli altri tratti critici in base all’analisi dell’evoluzione recente della linea di riva, per "fornire nuova alimentazione al litorale e contrastare i fenomeni erosivi e l’ottimizzazione della foce del fosso Poveromo in corrispondenza del pennello (prevedendo, ove necessario, un suo adeguamento), al fine di conferire, tenuto conto delle dinamiche litoranee, un assetto di foce più stabile al corso d’acqua". La Regione pensa di ricorrere ancora a una parte di ghiaia da cava terrestre come stabilizzante per circa 4.000 metri cubi e sabbia grossolana (25.000) oltre a circa 100.000 di sedimenti marini dell’accumulo davanti al porto di Viareggio. Costo stimato del secondo intervento, come detto, 3.600.000 euro.