Il primo a finire in manette era stato un cliente che si era rifornito di 25 grammi di cocaina. Dopo l’arresto del 23enne, trovato in casa con 50 dosi di cocaina e 20 di hashish, oltre a tutto il materiale per confezionare, il gruppo ha cominciato a sfaldarsi. Altri due fidati collaboratori sono stati trovati in possesso di un chilo e mezzo di hashish che stavano spostando dal bosco. Prima di loro, in manette anche un 17enne di Avenza, che aveva nascosto in casa 800 grammi di hashish. Idem per un 24enne di Sarzana preso con un altro chilo e mezzo di “fumo”. L’ultimo atto dell’indagine, si è tenuto lunedì con l’esecuzione delle misure cautelari firmate dal Gip nei confronti degli altri componenti della banda che erano scampati agli arresti. Sono dieci in totale gli indagati nel procedimento penale aperto dalla Procura per detenzione e spaccio e di stupefacenti in concorso, aggravato. L’undicesimo è il 19enne che aveva inventato la rapina ai suoi danni, che dovrà rispondere di calunnia. Il Gip ha disposto l’obbligo di firma per tutti i collaboratori del capo della banda che ora è in carcere, a cominciare da una coppia di fidanzati di 22 e 20 anni di Massa che lo accompagnavano in auto. Al 22enne anche l’obbligo di dimora a Massa con l’aggravante che durante la perquisizione, i carabinieri insieme al cane antidroga “Titan” hanno scoperto una stanza in cartongesso adibita a serra artigianale, dotata di lampade, aspiratori e termostati con dentro una coltivazione di undici piante di cannabis. Da qui l’arresto.
CronacaSotterravano la cocaina nei sentieri di Fossola