
Un precedente lancio della radiosonda, andato in scena a Villafranca
Saranno, di nuovo, immagini ‘stratosferiche’. I ragazzi dei licei statali lunigianesi sono pronti: domani nuovo lancio della radiosonda da una location d’eccezione: il castello del Piagnaro. Dopo Villafranca e Aulla, a Pontremoli l’8° lancio. L’esperimento è già stato condotto varie volte al Da Vinci negli anni scorsi e sta riscuotendo sempre più successo, con obiettivi ambiziosi. Quaranta i ragazzi coinvolti, il gruppo LuniSpace, ragazzi e ragazze che frequentano i tre licei e lavorano assieme. Con loro i docenti Stefano Gaffi, Nicola Albertarelli e Mariachiara Natali. Gli ingredienti di un progetto così amato ci sono tutti: passione per lo spazio e le discipline scientifiche, come la fisica, le scienza e l’informatica, consapevolezza ambientale alle mutazioni climatiche, transizione ecologica. "Cominceremo alle 20 - raccontano gli studenti - e tutti sono invitati. Ringraziamo il sindaco di Pontremoli per la disponibilità. Registreremo le immagini della terra e tutto sarà trasmesso sul nostro canale YouTube. Quest’anno, sull’Etna, ci sarà un gruppo di ragazzi che cercherà di seguire il lancio. Gli studenti coinvolti frequentano le tre sedi, compresi i più piccoli di prima, siamo un gruppo affiatato". Il progetto delle sonde si somma ad altri che stanno portando avanti, come la loro presenza lo scorso anno al Festival della meteorologia di Rovereto: avevano presentato il progetto al pubblico, prima nel proprio stand all’interno del Museo di Scienze e Archeologia, poi all’auditorium Melotti nella struttura del Mart. E proprio dai giardini del Mart avevano dato una dimostrazione pratica, effettuando il lancio di un pallone sonda che ha trasportato, fino a quasi 32mila metri, un trasmettitore video analogico, regalando immagini in diretta durante tutto il viaggio fino allo scoppio. Alcune settimane fa hanno realizzato, con materiale di recupero, un radar per rilevare le meteore che entrano nella Ionosfera e che si possono visualizzare su grande schermo e ancora hanno partecipato, con altre scuole superiori e università italiane, in collegamento via satellite radioamatoriale, a ‘Nuovi Occhi Radar per il 3° Millennio’, evento a carattere nazionale con specialisti di Aeronautica Militare, Marina Militare, Esercito Italiano Protezione Civile. Il lancio più riuscito? Quello arrivato ai 35.588 metri di altitudine, un record, che li ha resi orgogliosi. Non è finita, perché domani vedremo come riusciranno a stupirci.
M.L.