ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Sogni, desideri, aspettative. Energie, ambiente e lingue nelle priorità dei ragazzi

Idee chiare e tanta voglia di spiccare il volo fra gli studenti alle prese con il percorso universitario. Oltre alla brillante carriera scolastica tutti si sono distinti per disponibilità e capacità di fare squadra.

I numerosi studenti destinatari delle borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione marmo per la formazione

I numerosi studenti destinatari delle borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione marmo per la formazione

Sogni, desideri, opportunità di frequentare i corsi utili per spiccare il volo, per una brillante carriera. A ricevere la borsa di studio della Fondazione Marmo c’erano gli studenti che si stanno per affacciare sul mondo universitario. Un pool di bravissimi non di secchioni, ma di studenti che si sono distinti, oltre che per un brillante curriculum, per attivista sportive, passioni, volontariato e sopratutto la capacità di fare squadra e lavorare in team, dote quanto mai richiesta nel mercato del lavoro. Fra le mission prevale l’ambiente, le energie rinnovabili e le lingue.

Quali scelte dunque? Ne abbiamo parlato con Flavio Bigini, Pietro Bertocchi, Andrea Papi, Elisa Cattini e Arianna Ussi. Flavio frequenta Lettere moderne a Pisa. "Ho sempre desiderato di diventare un maestro di scuola dell’infanzia e poi ho deciso di cambiare completamente – racconta lo studente –. Il giorno prima di iscrivermi all’università ho deciso che avrei fatto il professore e insegnare all’estero, insomma lasciare qualcosa di me fuori dall’Italia. Parlo già abbastanza bene l’inglese ma dovrò ancora prendere delle certificazioni che ne attestano il livello. Il mio sogno più grande è quello di trasferirmi in Francia, ma per il momento mi godo la vita da giovane studente pisano".

Pietro Bertocchi invece da grande farà statistica. "Studio fisica a Pavia e sono sempre stato un appassionato di statistica e sondaggistica – dice Pietro –. La mia passione nasce dalla geografia, che poi studiando si è tramutata in altri campi". Andrea Papi non ha ancora le idee chiare. "Frequento ingegneria energetica al Politecnico di Milano e per tutta la mia vita ho avuto la passione per le materie scientifiche, – spiega –. Poi alle superiori le materie legate alle energie mi hanno appassionato. Non so bene in cosa mi specializzerò ma per adesso vorrei approfondire il nucleare". Aiutare gli altri è invece il motivo che ha portato Elisa Cattini a fare medicina. "Sono iscritta a medicina e chirurgia all’università di Padova – dice Elisa –. Mi sono appassionata a questa facoltà perché mi permette in maniera diretta di fare del bene, non solo lavorando a stretto contatto con i malati, ma anche dal punto di vista della ricerca. È ancora presto per pensare a una eventuale specializzazione ma penso o la ricerca neurologica o la medicina interna". Diventerà un ingegnere aerospaziale Arianna Ussi, che frequenta la Scuola Sant’Anna di Pisa. "La scelta della facoltà risale all’inizio della mia carriera scolastica – conclude Arianna –, mi piacciono le materie matematiche e scientifiche e ingegneria aerospaziale è l’unione di tutte le mie passioni, infatti c’è una forte componente di matematica e fisica ma anche di progettazione. La Scuola Sant’Anna offre un percorso formativo in più rispetto alla scuola statale, al termine degli studi sono disponibile a restare nella ricerca ma anche ad entrare in qualche azienda aerospaziale".