Sindaco e assessori Impennano i compensi

Secondo la Legge di bilancio, dal governo un incremento delle indennità di funzione degli amministratori

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di Claudio Laudanna

Oltre mille euro in più in busta paga per gli ultimi mesi di mandato. In attesa di sapere quando potrà tornare al suo lavoro a scuola il sindaco Francesco De Pasquale si potrà consolare con un aumento a tre zeri della propria retribuzione che, dal primo gennaio, è già passata da 3.718,49 euro lordi a 4.839,67, per un incremento di 1.121,18 euro rispetto a dicembre 2021. Un tesoretto per il quale i sindaci possono la ‘Legge di bilancio per il 2022’ nella quale il governo ha previsto un incremento delle indennità di funzione dei sindaci proporzionata alla popolazione e al trattamento economico dei presidenti delle Regioni. Questi ultimi percepiscono 13.800 euro lordi mensili e su questa base è stato disposto un aumento che entrerà a regime nel 2024. Per quanto riguardaCarrara, non capoluogo di provincia, ma con una popolazione superiore ai 50mila abitanti, la legge prescrive che un compenso pari al 45% di quello dei governatori, il che si traduce in 6.210 euro. Questa cifra la raggiungerà però solo il successore di De Pasquale tra due anni, intanto, per il 2022 si dovranno accontentare di un aumento pari al 45% della cifra finalle. Tutto ciò si traduce nell’aumento di 1.121 euro già inserito nella prossima busta paga del sindaco e che a partire dal primo gennaio 2023 salirà di altri 500 (arrivando quindi al 68% dell’aumento finale) portando la retribuzione del primo cittadino a 5.412,72 euro lordi. La paga del sindaco serve poi da elemento rispetto alla quale calcolare anche i compensi di vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Questi percepiscono stipendi pari, rispettivamente, al 75 e al 60% di quello del primo cittadino e anche loro vedranno i propri guadagni salire per gradi fino al 2024. Tra due anni, dunque, il vicesindaco carrarese incasserà ogni 27 del mese 4.657,50 euro anziché i 2.788,89 attuali, mentre i suoi colleghi di giunta e il presidente del consiglio 3.726 al posto dei 2.231,09 odierni. Nel frattempo il numero due di palazzo civico, Matteo Martinelli, da questo mese avrà già un aumento in busta paga di 840,88 euro per un totale di 3.629,75 euro lordi che, per chi prenderà il suo posto, dal primo gennaio 2023 diverranno 4.059,54. Per quanto riguarda gli altri amministratori, infine, lo stipendio è già salito a 2.903,80 euro lordi e, dal prossimo anno, crescerà fino a 3.247,63. "Credo sia un provvedimento giusto se pensiamo alle tante responsabilità che hanno i sindaci – sottolinea il presidente del consiglio Michele Palma -, nel nostro caso abbiamo poi il raffronto vicino di Massa dove, pur essendo una città della stessa grandezza e con i soliti problemi di Carrara, gli amministratori hanno compensi molto più alti in quanto capoluogo di provincia. Il problema di questa riforma è semmai che acuisce ancora di più la distanza rispetto ai compensi dei consiglieri comunali che restano quelli attuali. Io credo che tutti loro siano dei veri eroi perché si impegnano a fondo per le proprie città facendo del volontariato".