"Siamo pronti a non far pagare la Tari"

Il vicesindaco Martinelli raccoglie la richiesta dei commercianti: "Però serve un atto del governo per intervenire sulla tassa"

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"Siamo pronti a non far pagare la Tari, ma il governo ce lo deve permettere". Dopo l’appello lanciato ieri dalla vicepresidente di Confcommercio Nadia Cavazzini che chiedeva "aiuti immediati sul pagamento delle tasse" è il vicesindaco Matteo Martinelli a rispondere da palazzo civico. "Siamo consapevoli – spiega quest’ultimo - delle difficoltà che stanno attraversando le attività commerciali a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia e proprio per questo, ogniqualvolta è stato possibile farlo, come amministrazione siamo intervenuti sulle tasse, cogliendo tutte le occasioni di sgravio e agevolazione fornite dalla normativa nazionale. Per questo continueremo a sollecitare e sensibilizzare il governo sulle difficoltà delle attività più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia, tra cui sicuramente ristoranti, bar e locali". Martinelli entra poi nel merito della situazione locale. "Siamo intervenuti sulla Tari, riducendo le tariffe in linea con la delibera di Arera, l’autorità di riferimento, che ha aperto a questa possibilità – sottolinea il vicesindaco -. Va detto che l’atto è stato finanziato con risorse del Comune a beneficio delle attività raggiunte dal provvedimento di chiusura del Governo. Per la Tari abbiamo anche spostato il pagamento della prima rata da aprile a settembre. Sull’Imu ci siamo mossi in modo analogo: quando la norma nazionale ce lo ha permesso, abbiamo prorogato la scadenza del pagamento per tutti quei soggetti che hanno auto certificato di aver subito una riduzione di reddito. Per quanto riguarda le agevolazioni per l’occupazione del suolo pubblico siamo stati poi tra i primi a dare seguito alle disposizioni del governo, offrendo la possibilità di usufruire di maggiori spazi senza ulteriori esborsi. Ci rendiamo conto che quello che fanno i comuni in questo momento non appare sufficiente. Siamo consapevoli delle difficoltà. Questi problemi sono emersi con forza anche dai confronti che il sindaco ha avuto proprio in questi giorni con le associazioni degli esercenti e i locali. Le frecce al nostro arco però sono limitate: servono nuovi strumenti, provvedimenti delle istituzioni sovraordinate per semplificare e concretizzare gli interventi. Noi saremmo anche pronti a non far pagare la Tari, ma abbiamo bisogno di un atto del governo che ci permetta di farlo. Da parte nostra finora abbiamo fatto tutto quello che è stato possibile fare per andare incontro alle attività colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia".