REDAZIONE MASSA CARRARA

"Servizi rivoluzionati a Massa: nessun confronto"

La Uil Fpl Massa Carrara, la Cgil, la Cisl e la Uil denunciano l'atteggiamento antisindacale dell'Usl Toscana Nord Ovest nella riorganizzazione dei servizi sanitari di via Bassa Tambura, escludendo la Fials dalla convocazione.

"Servizi rivoluzionati e nessun confronto"

"Rivoluzionano tutti i servizi sanitari del distretto di via Bassa Tambura senza informare nessuno, di punto in bianco con una riunione insieme ai dipendenti senza neppure avvisare i sindacati. E ancora oggi non sappiamo quali siano le reali intenzioni di cambiamenti che andranno a stravolgere tutto e questo per dei lavori di messa in sicurezza al terzo piano su alcune criticità rilevate dai vigili del fuoco ormai alla metà di luglio". Il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori, attacca la dirigenza dell’Usl Toscana Nord Ovest per le modalità con cui ha sbrigato in fretta e furia tutte le pratiche di riorganizzazione mentre la necessità dei lavori era nota almeno da luglio "quando i controlli dei vigili del fuoco avevano individuato problemi sull’antincendio che sembravano riguardare soltanto l’impianto fotovoltaico e per questo l’azienda sanitaria aveva affidato un incarico a una società esterna che si occuperà di elaborare i servizi di ingegneria antincendio per l’ex ospedale civico di Carrara e l’impianto fotovoltaico di via Bassa Tambura assegnato in via definitiva alla ditta Sael Srl per 31.525 euro". Lavori che di certo devono essere fatti ma non senza un confronto sindacale per decidere cosa e dove spostare. "Ci hanno convocato solo per oggi pomeriggio (ieri, ndr) – incalza Salvadori – dopo una nostra richiesta di confronto e di denuncia dell’atteggiamento antisindacale dell’azienda sanitaria che ci vede costretti a tutelarci nelle sedi opportune, visto anche che non è la prima volta che affrontiamo tali queste situazioni. Le notizie di modifica, come riportate in una riunione coi dipendenti lunedì, evidenziano che in via Bassa Tambura non resterebbe quasi nulla: solo l’assistenza domiciliare Adi, l’app che gestisce le liste di attesa, il consultorio e gli assistenti sociali. La specialistica ambulatoriale sarebbe spostata al distretto di Marina di Massa mentre per quanto riguarda i lavoratori, 3 infermieri e 1 Oss dovrebbero andare nella sede provvisoria di Montignoso, 4 infermieri e 2 Oss a Marina di Massa, 3 infermieri e 1 Oss al distretto di Villette, 1 infermiere e 1 Oss per i prelievi a Pariana il lunedì mattina e 1 infermiere con 1 Oss per i prelievi a Casette il giovedì mattina. Tutte cose su cui non abbiamo certezza e andiamo all’incontro senza avere alcuna documentazione preventiva. Giovedì – conclude il segretario Uil Fpl – incontreremo anche il sindaco Francesco Persiani per capire che cosa sta succedendo davvero e come affrontare la situazione".

"Come organizzazioni sindacali chiediamo di essere convocati dalla conferenza dei sindaci della Zona di costa alla presenza della Regione e dell’azienda sanitaria. Non accetteremo nessun piano di riorganizzazione se non preventivamente concordato con le organizzazioni sindacali – dicono Nicola Del Vecchio, Cgil, Andrea Figaia, Cisl e Franco Borghini, Uil – Stiamo assistendo a una superficialità inammissibile nella gestione del servizio sanitario, serve una maggior responsabilità e rispetto per i cittadini. Non possiamo accettare di ridurci a essere la periferia della Toscana, si investa in maniera tale da garantire il mantenimento e il potenziamento della sanità pubblica e il rispetto delle normative sulla sicurezza sui luoghi di lavoro". Si indigna la Fials: "L’azienda sanitaria territoriale ha indetto una riunione con le organizzazioni sindacali per discutere il piano di riassetto dei servizi sanitari di via Bassa Tamara - tuona Renzo Barbieri – escludendo da tale convocazione la Fials il primo sindacato aziendale come numero di iscritti".