
Ancora un escursionista che finisce in difficoltà sull’ormai ‘irraggiungibile’ sentiero 168, chiuso da tempo a causa di uno sversamento del ravaneto dovuto all’attività estrattiva nella zona del Fondone, sopra il paese di Forno. E’ accaduto domenica sera e stavolta a un escursionista che ben conosce le Alpi Apuane, con una certa esperienza alle spalle, con l’intervento in soccorso dei tecnici del Soccorso alpino attorno alle 21. L’uomo, residente a Pietrasanta, ha inviato una lettera di ringraziamento al Cai di Massa raccontando la sua disavventura mentre scendeva "lungo il sentiero fra Foce di Vinca e Foce Luccica" e durante il quale si è trovato in difficoltà: "Non solo per la stanchezza, ma anche per il buio e soprattutto per l’esaurimento della riserva d’acqua. L’arrivo di quattro giovani del Soccorso alpino (sopraggiunti grazie alla sollecitazione di un amico, che aveva vinto l’ostinato rifiuto del mio orgoglio ferito) è stato provvidenziale. Sopravvivere, in questa calda stagione, una notte all’addiaccio si può. Molto più problematico è se ci si trova completamente disidratati. L’arrivo della vostra squadra mi ha fatto conoscere e apprezzare - a me che da sessant’anni vado in montagna e continuo ad essere convinto di non invecchiare mai - la bellezza e l’utilità di questa forma di generoso volontariato. Dico un grazie di tutto cuore a voi, a questi giovani per la loro sollecitudine, per la loro competenza e anche, lasciatemelo aggiungere, per la loro amabilità".
"Purtroppo i casi continuano e il Sast ha dovuto fare diversi soccorsi questa estate – racconta il presidente del Cai di Massa, Paolo Marcello Simi -. Il sentiero 168 è ancora inagibile per un ravaneto che si è riversato nel sentiero. Abbiamo fatto già diverse osservazioni al Comune e ne manderemo un’altra per cercare di far intervenire così da riaprirlo. E’ un sentiero importante". E anche in questo caso si apre un altro problema di sicurezza: il sentiero "è quello principale per il ritorno dalla Ferrata del Contrario. Purtroppo anche questa, di proprietà del Comune di Massa, in teoria è ancora chiusa: i lavori sono stati fatti ma manca il collaudo. Ma gli escursionisti la fanno uguale". A proprio rischio e pericolo, insomma.