Scuole di Aulla insicure La minoranza all’attacco

Ancora da fare i lavori per la regimazione delle acque che scendono a valle. Immediata risposta della maggioranza che critica l’ex sindaco Magnani

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di Monica Leoncini

"Ma i numeri contano?". I consiglieri di minoranza di Aulla si chiedono con quale criterio vengano convocati gli incontri, online o in presenza. Alcuni giorni fa c’è stata la Commissione urbanistica in presenza, poi un consiglio comunale in remoto, poi il Comitato sicurezza in presenza e l’ultimo consiglio sul Piano strutturale intercomunale in remoto. Ma i consiglieri si sono presentati ugualmente in municipio. "I capigruppo Lombardi, Magnani e Demetrio - si legge in una nota - hanno ricevuto a mano un dischetto conmateriale riguardante il Psi, con scelte già prese dalla maggioranza in passato, senza condividerle con l’opposizione. Sarebbe onesto notificare a tutti i genitori degli alunni che frequentano le scuole primarie e dell’infanzia del Comune di Aulla che gli edifici, in particolare quello di Aulla, mancano di agibilità e abitabilità, certificato prevenzione incendi, collaudo statico e certificato di staticità, certificato di conformità alle barriere architettoniche e non solo". Accuse pesanti a cui se ne aggiungono altre. "Il polo scolastico di Aulla non è in sicurezza idraulica - si legge ancora -, la regimazione delle acque bianche, che vengono dalle colline della Barcara e della Brunella, andava fatta prima di inaugurare le scuole, queste opere erano e sono di competenza del Comune, la Regione aveva stanziato 5 milioni nel 2012. Solo dopo il consiglio comunale del 20 febbraio, la giunta ha incaricato una ditta di progettare la canalizzazione delle acque superficiali nell’area antistante l’accesso all’asilo nido. Raccontare la verità, non permette di dare la colpa ad altri e obbliga ad ammettere di aver raccontato frottole ai cittadini".

Rapida la risposta del gruppo Aulla nel cuore. "Ennesimo siparietto dell’opposizione - si legge -, che ha votato contro l’adozione definitiva del Piano strutturale intercomunale, strumento urbanistico che stabilisce le regole generali della pianificazione territoriale su tutto il territorio lunigianese, e rappresenta un esempio di virtuosità da parte dei Comuni della Lunigiana, che hanno avuto la forza e l’intelligenza di adottare uno strumento unico. In tutto questo stride ancora di più il voto contrario dell’ex sindaco Magnani, ora consigliere di minoranza, che ben dovrebbe conoscere la portata e la valenza di questo atto. Qualcosa non torna: una minoranza che non ha mai proposto un’osservazione, è stata latitante nei consigli dell’Unione, tenuta insieme dall’unico intento di screditare il lavoro degli altri senza nulla proporre, avrebbe portato la nostra città alla paralisi e all’isolamento".