Scuole alla battaglia finale. L’obiettivo è salvare il Tifoni dal maxi-accorpamento. La spaccatura di Massa

I sindaci lunigianesi voglione evitare la ’fusione’ con l’istituto Ferrari: "Tutelare la periferia". Fratelli d’Italia propone: "Suddividere il plesso Massa 6 tra Alfieri Bertagnini e Malaspina". .

Scuole alla battaglia finale. L’obiettivo è salvare il Tifoni dal maxi-accorpamento. La spaccatura di Massa

Scuole alla battaglia finale. L’obiettivo è salvare il Tifoni dal maxi-accorpamento. La spaccatura di Massa

"Se vogliamo salvare un istituto, dobbiamo puntare sul Tifoni di Pontremoli, perché è giusto privilegiare la territorialità. Pensiamo per ipotesi alla fusione con il Ferrari che porterebbe il numero totale degli studenti a quota 820 con plessi scolastici divisi tra il capoluogo pontremolese, Zeri, Filattiera e Mulazzo e l’istituto affidato ad una reggenza. Una situazione impensabile". La sindaca di Filattiera e assessore dell’Unione dei Comuni a Istruzione, Cultura e Trasporto pubblico locale Annalisa Folloni espone la posizione della Conferenza di Zona della Lunigiana sul dimensionamento scolastico da proporre alla Provincia, che dovrà decidere e inviare il verdetto alla Regione Toscana.

Altri due incontri ieri per discutere gli accorpamenti degli istituti. Tema caldo che sta tenendo banco perché la Provincia dovrà approvare il piano di dimensionamento della rete scolastica del proprio territorio entro il 16 dicembre, ovvero sabato. E la scadenza ha valore perentorio. E proprio oggi pomeriggio è stata convocata una nuova ’assemblea provinciale per procedere all’adempimento, dopo il primo tentativo a vuoto.

Le istituzioni scolastiche candidate agli accorpamenti richiesti dalla normativa nazionale sono quelle con un numero di alunni inferiore a 600, limite che si riduce a 400 nel caso dei comuni montani della Lunigiana. Gli istituti in bilico sono il Bonomi di Fosdinovo (247 studenti), il Tifoni di Pontremoli (375), il Liceo Marconi di Carrara (540), IC Massa 6 (581), il Malaspina di Massa (594), ma sono 4 le operazioni di accorpamento con istituti normodimensionati.

"Abbiamo chiesto che sia mantenuto il Tifoni perché all’interno dell’istituto sono comprese le scuole di Zeri che è periferico rispetto alla rete – spiega Folloni –. La stessa attenzione che era già stata adotta in altre zone della Toscana dove erano presenti comuni periferici. Mentre per quanto riguarda il Bonomi di Fosdinovo abbiamo indicato l’unione con il Marconi di Carrara. Ma ora pare che non sia proponibile, a causa di un criterio della Regione che invita a far accorpamenti all’interno dello stesso distretto. In subordine però crediamo che potrebbe stare con l’Istituto Moratti di Fivizzano".

Il preside dell’Istituto comprensivo Ferrari di Pontremoli Antonio Giusa sottolinea che i tavoli di discussione sono stati esclusivamente politici sulla base delle direttive ministeriali. "In merito all’eventuale decisione di accorpare il Tifoni al Ferrari – spiega - penso che verrebbe fuori un istituto molto grosso, tra l’altro quello in cui presto servizio è anche in crescita. Il rovescio della medaglia è che le tabelle degli organici del personale Ata segnalano che non ci saranno sufficienti operatori per gestire tutte le sedi". Si è svolta anche la conferenza zonale di Massa in cui il sindaco Persiani ha ribadito il mantenimento dell’autonomia dei due istituti comprensivi di Massa 6 e Malaspina. Tutti questi pareri sono stati inviati alla Provincia che dovrà deliberare oggi la proposta da consegnare alla Regione.

La presa di posizione del Comune di Massa ha scatenato le critiche del Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che sottolinea come gli accorpamenti siano "una missione del Pnrr ereditata dall’esecutivo Draghi, ma l’amministrazione comunale non se ne lavi le mani ma anzi guidi questo processo". E si fa carico di una proposta "per salvare le nostre scuole", per "soluzioni soluzioni concrete che portino ad una riorganizzazione degli istituti scolastici tale da consentire di salvaguardare non solo il presente ma anche per il futuro". E la proposta è "di suddividere il plesso di Massa 6 tra Alfieri Bertagnini e Malaspina: "consentirebbe infatti di salvaguardare due istituti scolastici storici determinando numeri tali da essere messi in sicurezza anche rispetto ad ulteriori e futuri accorpamenti" afferma Fratelli d’Italia che punta l’indice sul "silenzio dell’assessore all’istruzione Bertoneri". La proposta, sottolinea ancora Fratelli d’Italia consentirebbe all’istituto di Romagnano di attivare l’ indirizzo musicale ed eviterebbe la creazione di una macro struttura scolastica di difficile gestione per docenti e famiglie.

Natalino Benacci