
Si dovrà aspettare il 2026 per la fine dei lavori al teatro dell’eccidio nazifascista del ’44. Lì uno spazio espositivo, un’area per la Guardia di Finanza e sale per convegni e riunioni.
Ancora poco e Bergiola potrà finalmente avere il suo museo della memoria. Stanno proseguendo nei tempi i lavori di recupero alla ex scuola ‘Vincenzo Giudice’ destinata a luogo del ricordo, tanto atteso dalla comunità bergiolese. La scuola fu drammatico scenario di un eccidio compiuto dai nazifascisti, nel quale persero la vita 72 persone il 16 settembre 1944, compreso il maresciallo della Guardia di finanza Vincenzo Giudice. La commissione urbanistica del presidente Augusto Castelli si è recata a Bergiola per un punto nel cantiere dove sono in corso i lavori. Insieme alla commissione, presenti anche alcuni tecnici e l’assessore all’Urbanistica Moreno Lorenzini. Il progetto di recupero, affidato all’architetto Giacomo Mariani, prevede la realizzazione di un museo della memoria, che troverà posto al piano terra, mentre al piano superiore spazi a disposizione della Guardia di finanza, e aree per sala riunioni e convegni.
Per il recupero dell’edificio, la Regione ha disposto lo stanziamento di circa un milione di euro, con altri 218mila euro che provengono dalle casse comunali. I lavori alla ex scuola stanno dunque procedendo, con l’attenzione degli ultimi mesi rivolta alla messa in sicurezza dell’edificio, compresa la rimozione del tetto. "Contiamo che già il prossimo 16 settembre, data dell’anniversario dell’eccidio, i lavori alla struttura siano in una fase avanzata – spiega l’assessore Lorenzini -. Per completare l’intervento e restituire gli spazi alla collettività, si dovrà andare poi al 2026. Per la nostra amministrazione si tratta di un’altra promessa mantenuta.
Fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati nel recupero di una struttura tanto importante per tutta la comunità di Bergiola e di Carrara. La ex scuola ‘Vincenzo Giudice’ è anzitutto un luogo di memoria, che ricorda quali abissi abbia conosciuto la furia nazifascista e, soprattutto, un luogo che ricorda il sacrificio di tanti innocenti. Per rendere omaggio alle vittime e tramandare alle nuove generazioni il ricordo, è importante che la scuola viva e diventi un punto di incontro, di riflessione e anche di condivisione".