Schiusa al nido di Poveromo Nate cinque tartarughine

Erano 100 le uova sotto la sabbia al Bagno Nical, ora gli esperti le studieranno. Andreini (Wwf Italia): "Evento più che positivo per la costa apuoversiliese"

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Hanno raggiunto il mare, come richiamate da una sirena, cinque tartarughine Caretta Caretta. Quattro sono uscite nella notte nei giorni scorsi, come piccole ninja, e una ’solitaria’ nelle prime ore del mattino dal nido del bagno Nical – il primo scoperto dei tre sul nostro litorale (gli altri sono Sport & Natura e Carol. “Solo“ cinque, rispetto alle 100 totali che erano presenti nel nido a Poveromo.

"Nelle schiuse “regolari“ ne escono molte di più e tutte la prima sera – spiega Letizia Andreini, Wwf Italia – La Toscana è al momento la regione più a nord dove stanno nidificando le Caretta Caretta. Sono nidi con una storia particolare, in una regione “nuova“. La Toscana in questo senso è da attenzionare, si tratta di casi particolari ad esempio rispetto a Calabria e Sicilia quelle toscane sono “nuove rotte“. Le nostre coste sono antropizzate, mentre al sud ci sono “set“ più selvaggi nella natura. Poche uova schiuse? Le problematriche possono essere diverse, ci sarà una prima analisi poi il materiale verrà inviato ai laboratori che faranno valutazioni più approfondite. Ora c’è attesa per gli altri due nidi, a fine mese-inizio ottobre. Nella serata di mercoledì si è svolta la prevista apertura del nido di Caretta Caretta sorvegliata da personale Wwf con la collaborazione scientifica del professor Zuffi dell’Università di Pisa e della dottoressa Mancusi di Arpat. Questo straordinario avvenimento per il nostro litorale e le nostre latitudini è iniziato quando, ai primi di luglio scorso, una mamma tartaruga è stata sorpresa a depositare uova dai volontari del Wwf che sin dal precedente mese di giugno avevano ripreso l’attività di monitoraggio della costa in cerca di tracce eo di nidi. "L’amministrazione a tal proposito ringrazia tutti coloro che si sono succeduti in questi mesi nelle attività di monitoraggio e successiva sorveglianza dei nidi, la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara e tutte le associazioni che hanno messo a disposizione i propri volontari ma anche l’esperienza in materia – spiegano da palazzo civico – Tra queste: Legambiente Versilia, Sea Shepherd, Tartamare, per l’ospitalità il Bagno Nical ed i suoi clienti. Un ringraziamento per il supporto logistico anche agli stabilimenti balneari Vela Latina e Trabucco".

"Come amminsitrazione – sottolinea l’assessore Giovanbattista Ronchieri – abbiamo offerto il massimo supporto possibile per quello che è stato definito dagli esperti come evento straordinario ma avvenuto in precedenza sulla nostra costa". "Per il Wwf questo evento è dunque più che positivo, perché dimostra che anche la Costa Apuoversiliese viene scelta dalla Caretta Caretta per i suoi nidi – chiude la Andreini – Questa è una sfida che dobbiamo cogliere per dimostrare che una nuova convivenza uomo-natura è possibile".

Irene Carlotta Cicora