di Andrea Luparia
Sarà la perizia del CTU a decidere il futuro processuale dell’insegnante “no vax“ di una scuola elementare della nostra provincia. La maestra si è rifiutata di vaccinarsi e quando sono scattati a suo carico i provvedimenti stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione contro di lei e a tutela dei suoi studenti, si è rivolta ad un legale. Per capirci: la donna prima sarebbe stata sospesa dall’insegnamento (e dallo stipendio) poi sarebbe stata riammessa a scuola ma non in classe. Ma a quanto sembra la maestra è da mesi in malattia e quindi nei fatti ha continuato a ricevere la sua busta paga. Intanto però ha fatto causa, come altri suoi colleghi, contro il provvedimento del governo. Agli insegnanti che nei mesi scorsi hanno giocato questa carta è andata piuttosto male. Il giudice ha dato loro torto. Ma questa maestra ha mandato in più una serie di certificati medici che proverebbero la sua impossibilità a vaccinarsi, perchè questo fatto metterebbe a rischio la sua salute psicofisica. Davanti a questa novità, il Giudice Augusto Lama ha chiesto una perizia e così a controllare la salute fisica e mentale dell’insegnante saranno due medici. Impossibile, per adesso, sapere come andrà il procedimento giudiziario. L’unica cosa quasi certa è che se il Ctu dirà che la maestra poteva e può ancora vaccinarsi senza correre alcun rischio, difficilmente il ricorso andrà avanti. In caso contrario, ogni cosa diventerà possibile. Per sapere come andrà a finire bisognerà però attendere le decisioni del giudice Lama.