FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Ronchi e Poveromo, il futuro è nella natura

Il piano attativo dell’arenile ridisegna i due ambiti: un parco invece del cemento, passeggiata ciclopedonale collegata alla ciclovia Tirrenica

di Francesco Scolaro

E’ la natura il tema trainante per il Piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare che riguarda gli ultimi due tratti di costa ancora da trattare, ossia quelli che vanno da piazza Calamandrei a Ronchi al fosso Poveromo e da qui fino al confine con Cinquale. Due ambiti separati all’interno dello studio ma che presentano tanti punti di contatto da poter essere quindi trattati insieme. Sulla passeggiata lato monti l’elemento qualificante è quello del parco verde lineare, con piante ad alto fusto e l’addio ad asfalto e cemento che ben va a inserirsi con la fascia litoranea di pinete, ville e strutture ricettive anche a 4 stelle. Lato mare oltre alla passeggiata ciclopedonale che si ricollega alla ciclovia Tirrenica.

Nella riorganizzazione degli stabilimenti balneari si trovano le maggiori differenze fra Ronchi e Poveromo. Nel primo tratto si assiste infatti a fenomeni erosivi rispetto ai quali i progettisti prevedono una riorganizzazione funzionale che permetta di recuperare spazi dedicati all’attività balneare: i bagni che registreranno una riduzione di oltre il 40% della profondità della spiaggia esistente a causa dell’erosione, nel caso in cui la condizione permanga per oltre 6 mesi tramite perizia asseverata, sarà concessa la possibilità di riqualificare gli stabilimenti con modifica degli spazi destinati ad attrezzature, strutture fisse e parcheggi spostando tutto verso monti.

Al centro della progettazione poi la conservazione degli ambienti naturali, focivi, dunali e retrodunali esistenti e la riorganizzazione e ampliamento delle spiagge pubbliche libere e libere attrezzate così come ampliamento, riqualificazione e riordino degli accessi liberi al litorale con apertura di varchi e coni visivi verso il mare in corrispondenza con la viabilità perpendicolare alla linea di costa. E in quest’ottica si trova proprio qua uno degli aspetti più caratteristici del Paav: la creazione dell’oasi del fosso Poveromo, una zona verde e naturale che tuteli e preservi le caratteristiche naturali dell’area.

A monte dell’oasi, in corrispondenza del ponte dovrà essere progettata una sorta di piccola piazzetta con panchine, pavimentazione pedonale e ciclabile, materiali di pietra per creare uno spazio di valore paesaggistico in cui installare cartelloni informativi sull’oasi fociva di Poveromo e il paesaggio circostante.

Non mancano misure specifiche per i singoli stabilimenti balneari che presentano caratteristiche peculiari. Per esempio, nella riorganizzazione di Palmo, Carol Levante, Cavalieri del Mare, Sara, Bigini, Erika e Nedy il Piano dell’arenile prevede la creazione di corridoi visuali che permettano di vedere il mare dalla passeggiata. Nelle spiagge libere attrezzate come il Trabucco parcheggi per bici e punti di ricarica per bici elettriche così come di riparazione e gonfiaggio delle gomme. E all’arenile comunale chiamato Trabucco dovrà essere creato un rimessaggio a secco per imbarcazioni sportive come pattini, derive, tavole a vela per una superficie pari almeno a un terzo di quella disposizione.