Dalla Puglia alla Toscana per pescare ricci di mare di frodo

Colti sul fatto, mille esemplari ributtati in mare

Un momento del blitz

Un momento del blitz

Carrara, 16 giugno 2018 - Nella notte tra giovedì e venerdì alla Partaccia, sul litorale di Marina di Massa, si è svolta un’importante operazione della Capitaneria di porto di Marina di Carrara contro la pesca illegale che ha portato al sequestro di oltre mille esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus), per un peso totale di circa 60 chili, e di tutto il materiale utilizzato per la loro raccolta.

Le squadre operative della Capitaneria, che già da mesi stavano conducendo indagini lungo il litorale, sono riuscite a cogliere sul fatto i pescatori di frodo proprio mentre portavano a riva una rete colma di ricci di mare, specie sottoposta a particolare tutela in considerazione del suo elevato valore biologico nel delicato ecosistema costiero.

La guardia costiera con il carico di ricci di mare
La guardia costiera con il carico di ricci di mare

Importanti anche le segnalazioni dei cittadini raccolte nel tempo. I militari intervenuti hanno contestato ai due pescatori, originari di Trani, gli illeciti di pesca di echinodermi in tempi vietati (maggio e giugno sono infatti i mesi in cui la pesca non è consentita in quanto periodi di riproduzione) e in zone vietate, entro i 300 metri dalla costa. L’attività si è conclusa con la re-immissione in mare degli esemplari di riccio, trattandosi di esemplari ancora vivi. Questo episodio è l’ultimo di una serie che ha visto frequentemente pescatori pugliesi protagonisti di incursioni sui litorali toscani, a caccia di ricci di mare per poi venderli nell’area pugliese, dove i ricci di mare sono considerati una vera specialità.

La Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Marina di Carrara ricorda il Numero Blu 1530, attivo 24 ore su 24, per qualsiasi emergenza in mare.