Rapinato alla stazione di Pisa, la rabbia della madre: "Nessuno lo ha aiutato"

Il 17enne è stato bloccato da due ragazzi nel sottopasso dello scalo. L’amarezza della donna: "Ignorato dai passanti". La coppia è stata arrestata

I due ragazzi di origine albanese sono stati arrestati dalla Polfer, che è immediatamente intervenuta, dopo la segnalazione del ragazzo minorenne, minacciato e rapinato dalla coppia

I due ragazzi di origine albanese sono stati arrestati dalla Polfer, che è immediatamente intervenuta, dopo la segnalazione del ragazzo minorenne, minacciato e rapinato dalla coppia

Carrara, 24 marzo 2024 – Lo hanno minacciato e rapinato nel sottopasso della stazione di Pisa e nessuno è intervenuto, nonostante ci fosse una folla di viaggiatori. A raccontare questa storia di indifferenza è la madre di un diciassettenne, che si dice "amareggiata". La donna è di Carrara e risiede in città con la famiglia, il figlio è un appassionato di padel e nei giorni scorsi assieme a un amichetto è andato al raduno di questo sport a Cecina.

"Mio figlio ha quasi diciassette anni ed è partito dalla stazione di Carrara assieme ad un amico, lui ha quindici anni – racconta la donna in questo amaro sfogo –. Stavano andando al raduno di padel di Cecina e a Pisa sono scesi per prendere la coincidenza. Mentre erano nel sottopasso della stazione sono stati avvicinati da altri due ragazzi, e uno di loro ha preso mio figlio per la felpa e gli ha detto ‘dammi i soldi’. Mio figlio ha risposto che non ne aveva e a quel punto l’altro ha ripetuto ‘dammi i soldi o ti ammazzo’, facendo vedere che sotto la giacca aveva un grosso tronchese. Mio figlio era terrorizzato e gridava di non rubargli i soldi, chiedeva aiuto alla gente, ma nessuno è intervenuto. La cosa più terribile di questa vicenda è che è passato il messaggio ‘nessuno ti può aiutare’, nonostante in stazione ci fossero molte persone".

Una storia che fa riflettere soprattutto perché in stazione c’erano numerosi adulti. "Mio figlio a quel punto temendo il peggio ha consegnato quello che aveva in tasca, ottanta euro, anche perché quello che lo teneva per la felpa continuava a ripetere che sopra c’erano altri come lui, e se non dava i soldi lo avrebbero ammazzato. A quel punto i due sono fuggiti. Mio figlio e il suo amico sono andati immediatamente dal capotreno raccontando cosa era successo, e lui ha subito allertato la Polfer, che era nel binario vicino. La Polfer li ha individuati mentre salivano su una Frecciabianca. Il treno è stato fermato e i ragazzi sono stati arrestati. Si tratta di due albanesi, entrambi minorenni, uno di loro aveva addosso il tronchese con cui ha minacciato mio figlio – conclude la donna –. I soldi non sono stati ritrovati, forse li hanno buttati quando hanno visto la Polfer. Mi chiedo, ma in che mondo viviamo? Mio figlio mi ha detto che tutti guardavano ma nessuno è intervenuto, e mi chiedo come sia possibile che nessuno si sia indignato e abbia fatto qualcosa per aiutare due ragazzini?".