Inizierà col prossimo gennaio la semina ittica della trota fario mediterranea nei fiumi della Lunigiana. Con il nuovo schiuditoio inaugurato ieri nei terreni della Villa La Cartiera dalle associazioni di pescatori sarà avviato il ripopolamento necessario per la crisi causata dall’avifauna e anche dai fenomeni climatici. C’era una platea affollata ieri per l’incontro su “La trota Fario: un tesoro della Lunigiana“ organizzato dall’Asd Pontremolese Pesca con altri sodalizi del settore. Erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco Manuel Buttini, il sindaco di Bagnone Giovanni Guastalli, la presidente della Coldiretti provinciale Francesca Ferrari. "Siamo nati un anno fa come società Pontremolese Pesca - ha detto Verunelli - con l’intento di collaborare con gli altri sodalizi alla realizzazione di uno schiuditoio, un locale in cui vengono schiuse le uova dei salmonidi. Non c’era più da tempo una struttura del genere e trasportarle da lontano dove vengono prodotti gli avannotti, sino al nostro territorio è problematico perché con le ore di viaggio le perdite sono notevoli. E’ stata messa in piedi la struttura prefabbricata in un terreno della Villa la Cartiera, che il proprietario Emanuele Del Signore ci ha concesso".
La pesca e la tutela degli ambienti acquatici sono sotto pressione per i fenomeni climatici, la carenza idrica o le bombe d’acqua. "Di certo le criticità sono arrivate anche per la presenza di avifauna come aironi cinerini, cormorani e gabbiani - ha spiegato il veterinario ittiologo, Pier Paolo Gibertoni - e anche per le normative che negli anni sono diventate molto stringenti in merito al ripopolamento". Lo schiuditoio è un punto di ripartenza. "Certamente era un obiettivo da tempo auspicato - ha aggiunto il presidente provinciale della Fipsas di Massa Carrara, Massimiliano Giacich -, è stato realizzato grazie all’impegno della sezione delle Federazione sia a livello provinciale che nazionale. La missione è stata compiuta con l’unione delle forze delle società di pescatori e della politica locale assieme alla federazione provinciale, impegnatasi economicamente. Il nostro intento è realizzare in Lunigiana ciò che in Trentino si fa da anni, creando un indotto parallelo di opportunità per operatori commerciali. Il problema più grande è trovare la disponibilità del volontariato per le iniziative".
Natalino Benacci