PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Quando è fame d’amore. Fialdini a tu per tu con 400 giovani sui disturbi alimentari

La giornalista della Rai ieri mattina era al Garibaldi per un incontro con gli studenti sui disagi dati dal cibo e dal comportamento a tavola.

Quando è fame d’amore. Fialdini a tu per tu con 400 giovani sui disturbi alimentari

Quando è fame d’amore. Fialdini a tu per tu con 400 giovani sui disturbi alimentari

E’ ‘Fame d’amore’ quella strada che ti porta alla bulimia e all’anoressia nervosa. E’ anche un programma televisivo condotto dalla giornalista Francesca Fialdini che segue le vicende di un gruppo di ragazzi con disturbi alimentari. E’ infine un incontro in giro per i palchi d’Italia che la conduttrice Rai fa confrontandosi con i giovani perché "l’emarginazione è sofferenza - commenta - che nasce a causa di un corpo non compreso, oggetto di un giudizio sottile rispetto alla sua persona". Con queste parole la giornalista ha introdotto la mattinata di ieri al Garibaldi di fronte a un sold out di studenti che, come in un talk show, hanno risposto alle domande ponendone altrettante. Disturbi che diventano ossessioni quando la lotta al cibo va oltre "e si spegne il quadro elettrico, un cortocircuito dove le emozioni si nascondono dietro le aspettative degli altri". Più di 400 studenti delle scuole superiori in un faccia a faccia con Francesca Fialdini "perché di questi giovani non si parla - sottolinea -, specialmente quando si fa campagna elettorale, i progetti rivolti a loro sono quasi nulli. In questa giornata l’obiettivo è mettere al centro le loro emozioni". La Fialdini è tornata in terra apuana tenendo in mano il suo ultimo libro ‘Nella tana del coniglio’. Il testo scritto a 4 mani con lo psichiatra e direttore della clinica per i disturbi della nutrizione di Piancavallo in Piemonte, Leonardo Mendolicchio. Racconta le storie personali di coloro che hanno combattuto contro i disturbi alimentari. Sul palco anche la psicologa, psicoterapeuta e cofondatrice del centro Con-tatto, Cecilia Spicuglia e la docente, psicoterapeuta, Giovanna Franceschini. "Tendenzialmente quando vedete qualcuno molto magro o fuori da certi canoni estetici tendete a calcare la mano - spiega la Fialdini rivolgendosi ai giovani in sala -. Se vediamo una persona obesa o una troppo magra associamo in genere alcune parole con le quali andiamo a svilire quel corpo. La vista di un corpo estremamente magro, in particolare nelle ragazze, si rende difficile da sostenere. Ai miei tempi questo argomento non andava di moda, non si scavava a fondo era meglio non vedere e chi non mangiava era una povera isterica senza pensare all’enorme vuoto affettivo che si nasconde dietro".

Chi ha un disturbo del comportamento alimentare "non vede l’ora di essere preso sul fatto in modo da poter raccontare la sua storia - racconta -. Chiara, figlia di un noto medico di Bergamo e di una campionessa di atletica, è caduta nella tana del coniglio, vomita 10 volte a giorno perché non si sente all’altezza". Giovani che "ci hanno parlato della loro vita e del loro disagio - prosegue la giornalista -. Serviva qualcuno che entrasse nelle loro storie senza farli sentire giudicati. Anna per esempio è arrivata a pesare 120 chili senza accorgersene. ‘Non avevo capito quanto mi stessi trascinando un peso emotivo che era diventato il mio corpo’ mi ha raccontato. Voleva rendersi invulnerabile alle offese degli altri con relativa alterazione della percezione del proprio valore sulla base dell’approvazione altrui. Martina invece era vittima del binge eating, voleva scomparire sotto una montagna di grasso. Chi ha un disturbo del comportamento alimentare vede le cose solo in base all’amplificazione del dolore". Presenti in sala anche il presidente della provincia, Gianni Lorenzetti, la sindaca di Carrara Serena Arrighi, la presidente della Fidapa provinciale, Alessandra Battistini e l’assessore alla cultura, Gea Dazzi.