
Turismo e cultura, Massa-Carrara nell’area vasta Liguria-Toscana per la valorizzazione dei castelli e delle fortificazioni storiche grazie a Fratelli d’Italia. Il deputato Alessandro Amorese, capogruppo in commissione cultura alla Camera, e l’onorevole Maria Grazia Frijia, assessore al turismo del Comune di La Spezia, stanno lavorando per allargare a Massa, Carrara e Montignoso l’accordo di ’Area Vasta’ che comprende già la Lunigiana e parte della Liguria, nel progetto ‘Castelli’, nato per la valorizzazione e promozione delle fortificazioni storiche tra i distretti della terra apuana, delle valli di Magra e del Vara. L’"Area Vasta, Terra dei cento castelli" è una zona geografica diffusa su due regionia da sempre snodo territoriale di riferimento nel contesto dell’Europa sud-occidentale. Il numero esatto di castelli può variare a seconda della definizione di “castello” e dello stato di conservazione delle strutture. Tuttavia, si stima che siano circa 160 tra castelli, fortezze, torri, manieri, cinte murarie senza considerare le numerose batterie militari sul golfo.
"L’Area Vasta ha caratteristiche storiche, urbanistiche, architettoniche, morfologiche, naturali e paesaggistiche assolutamente uniche – affermano i deputati di FdI Amorese e Frijia – una zona ampia spalmata su due regioni: Liguria (provincia della Spezia), Toscana (province di Massa-Carrara e Lucca). Queste regioni sono storicamente strategiche perché luoghi privilegiati per il passaggio di persone ed eserciti da e verso Roma. Non a caso da questi luoghi passano la via Francigena ed altri importanti tracciati storici". Anche Massa, Carrara e Montignoso, grazie all’impegno di Amorese, diventeranno protagonisti di questo importante progetto: "Tutta la nostra provincia ha un patrimonio storico e culturale che rappresenta un assoluto punto di forza capace di raccontare la storia d’Italia – afferma Amorese –, l’inserimento del territorio apuano in questa iniziativa rappresenta un valore importante che permetterà di entrare in un circuito turistico e culturale di eccellenza".
I criteri generali per la valutazione e l’individuazione geografica dei circuiti nazionali di eccellenza sono dati dalla capacità ricettiva dei luoghi interessati; dalla promozione di forme di turismo accessibile e sostenibile; da opere di miglioramento della fruizione pubblica dei siti di interesse culturale e paesaggistico volti a favorire l’integrazione turistica.