REDAZIONE MASSA CARRARA

Prevenzione impossibile "E’ stato anche proposto un esame all’Isola d’Elba"

Il dottor Gattini, già ginecologo all’ospedale, tuona contro l’inefficienza dell’Asl "Chi può ricorre ai privati mentre gli altri rinunciano a ogni accertamento".

Prevenzione impossibile "E’ stato anche proposto un esame all’Isola d’Elba"

Prevenzione? Sì, ma come, quando per un’ecografia ti mandano a Pontremoli o Fivizzano, o ti indicano Pisa, Firenze o l’Isola d’Elba per una risonanza? Il problema lo ha ricordato il dottor Massimo Gattini, una vita trascorsa a Ginecologia ostetricia, a conclusione dell’incontro a Palazzo Ducale sul centenario della Lega italiana per la Lotta contro i tumori, presente il presidente nazionale Lilt, Francesco Schittulli. Prevenzione è stata la parola d’ordine della conferenza, arma fondamentale per la diagnosi precoce e poter affrontare e curare il cancro. La nostra provincia conta il numero più alto di malattie oncologiche e da troppi anni vanta questo primato regionale. "Purtroppo – è intervenuto il dottor Gattini, uno dei promotori del progetto ’Salviamo il nostro futuro’, gruppo che un anno fa consegnò oltre mille firme alla Regione per chiedere un registro dei tumori e l’avvio di uno studio epidemiologico – questa calamità è confermata solo dallo studio Sentieri visto che non abbiamo il registro. Ho la sensazione che siamo poco considerati a livello regionale. Ovviamente, per fare prevenzione bisogna avere i mezzi. Oggi se lei chiede un’ecografia addominale la mandano a Pontremoli o a Fivizzano. Pensiamo a un pensionato che non guida o a chi non ha possibilità di spostarsi. Il nodo, dunque, è far capire ai vertici regionali che questa è una provincia che ha avuto gravissimi danni ambientali e di conseguenza, sanitari, e che dovrebbe essere trattata in modo diverso da altre realtà. Tutte le iniziative sono lodevolissime ma dobbiamo lavorare per far fare prevenzione come si deve, ancor prima che compaiano i disturbi".

Per il dottor Gattini, un’eco addome dovrebbe essere estesa a chiunque, anche se non presenta disturbi, proprio a scopo preventivo visto che siamo figli di una terra avvelenata. Con il sistema sanitario attuale, solo frugandoci in tasca è possibile far prevenzione. Spesso, al Cup, di fronte a una richiesta medica, il paziente si sente rispondere che a Massa Carrara non abbiamo niente. C’è possibilità a Pisa, oppure a Firenze, addirittura all’Isola d’Elba. E questo non è certo il sistema di fare prevenzione. Chi ha la possibilità economica, va dai privati e chi non ce l’ha, rinuncia alle diagnosi. Questo è un nodo che i vertici dell’Asl non possono ignorare. E al pettine c’è, come risaputo, la carenza di personale medico, paramedico e tecnico.

Angela Maria Fruzzetti