
Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)
Massa, 28 agosto 2019 - Ha la voce rotta dall’emozione che non gli impedisce di lanciare, con coraggio, un messaggio chiaro: chi arriva in ospedale, al Noa, e ha bisogno di cure sanitarie in reparti specializzati deve essere indirizzato a quei reparti in tempi brevi e vicende gravi come è accaduta alla sua compagna non devono più accadere.
«Quando una persona arriva al Noa con emergenze da centri specializzati deve essere subito indirizzata e trasferita. Anna, la mia compagna, sta vivendo, dal 25 luglio, un’odissea»... a raccontare questa storia a “La Nazione” è Franco Lucchesi. La sua compagna Anna Maria Padroni, volto conosciuto in città perché è titolare di Ricci e Capricci, il salone di coiffeur di via Marina Vecchia, è ricoverata nel reparto Grandi Ustionati dell’Ospedale Maggiore di Parma in seguito alle ustioni riportate il 25 luglio per un incidente domestico. Franco Lucchesi racconta: «Questa è la storia di Anna che il 25 luglio si è avvicinata ai fornelli con un vestito sintetico ed ha preso fuoco. E’ iniziato il suo calvario.
Portata in auto al pronto soccorso del Noa vi è rimasta circa 11 ore, per essere soltanto medicata e rimandata a casa con un prognosi di ustioni di 1° e 2° grado sul braccio e fianco destro. Il 26 è stata medicata all’ambulatorio di Dermatologia di Carrara, al monoblocco. Nello stesso tempo veniva contattato il Centro Ustioni di Cisanello per un controllo e medicazioni nei giorni successivi, visto che la Dermatologia del monoblocco è chiusa il sabato e la domenica.
Purtroppo Pisa non poteva ricevere Anna, perché aveva delle urgenze ed era disponibile solo dal 29 luglio.Mentre si assisteva a questo balletto, Anna continuava a soffrire e le condizioni delle ustioni sono peggiorate, pertanto veniva riportata al Noa per le medicazioni. Finalmente il 29 luglio veniva vista e medicata dal Centro Ustioni di Cisanello e, dato lo stato delle ustioni e la gravità e non avendo disponibilità di ricovero, è stato contattato l’Ospedale Maggiore di Parma.
La condizione delle ustioni veniva considerata molto seria, aggravata dai tempi lunghi del ricovero. Dal 30 luglio scorso Anna è ricoverata nel reparto Grandi Ustionati dell’Ospedale Maggiore e lotta ogni giorno contro i dolori mentre viene sottoposta alle “vasche”per evitare le infezioni. Il trauma le ha provocato anche altre conseguenze è entrata anche in uno stato confusionale.
E’ assistita amorevolmente dai medici e infermieri. Ha bisogno, visto il suo stato, di vigilanza assidua, di 24 al giorno che viene garantita dal compagno e dai figli. Alessia tiene aperto anche il salone di via Marina Vecchia». Franco Lucchesi conclude: «Ho raccontato la storia di Anna per evidenziare che quando succedono questi fatti bisognerebbe essere in grado di valutare subito la gravità ed inviare le persone nei luoghi giusti. In questo caso, l’ustionata ai centri che possono intervenire tempestivamente». E per Anna Maria, adesso, ogni giorno è un calvario.
maria nudi