Poste, l’ufficio è mobile "Così garantiamo i servizi"

Pontremoli, la svolta dopo la contestata chiusura del centro in via Pirandello. Il sindaco Ferri: "Sarà posizionato davanti alla sede, inaccessibile fino a marzo"

Migration

Poste Italiane attiverà dai prossimi giorni un ufficio postale mobile per garantire agli utenti il regolare svolgimento delle operazioni postali e finanziarie durante la chiusura dei lavori della sede di Via Pirandello, 2 di Pontremoli. La notizia è stata comunicata ieri mattina dalla direzione centrale dell’azienda al sindaco Jacopo Ferri. L’ufficio mobile dovrebbe essere posizionato davanti alla sede che da oggi è chiusa fino al 7 marzo - dice il sindaco - L’ufficio mobile sarà in grado di garantire i necessari servizi alla popolazione nel periodo in cui saranno in corso i lavori di ammodernamento dello stabile di via Pirandello. Poste Italiane ha colto l’importanza, pienamente condivisa, di non rinunciare alle innovazioni importanti del Progetto Polis per Pontremoli, senza però che la città debba subire una lunga fase di faticosa fruibilità di basilari servizi. L’amministrazione comunale si è messa a disposizione per ogni necessità di carattere logistico o di occupazione di suolo pubblico, nel caso servisse".

Il sindaco Ferri, nei giorni scorsi, aveva diffidato Poste Italiane dall’interrompere completamente il servizio pubblico e nel corso di successivi contatti telefonici con l’azienda era emersa come soluzione alternativa all’utilizzo degli uffici Scorcetoli, Filattiera e Mulazzo (indicati dall’azienda), la possibilità di ricorrere a un ufficio postale mobile. L’ok aziendale è giunto, come detto, ieri mattina. Intanto il gruppo consiliare di minoranza “Pontremoli Più“ ha attaccato il sindaco Ferri accusandolo di latitanza sul caso. "I pontremolesi sono venuti a sapere solo da un cartello all’ingresso che l’Ufficio postale rimarrà chiuso per mesi. Dov’era il sindaco Ferri? - scrivono i consiglieri - L’ufficio postale è un servizio fondamentale per ogni cittadino. Un esempio su tutti: pagare le bollette con modalità diverse da quelle proposte dalle Poste può costare di più. Dove andranno le persone a ritirare la pensione?". E domenica i consiglieri Elisabetta Sordi, Elena Battaglia, Mario Bassi e Matteo Bola hanno chiesto via mail all’amministratore delegato di Poste Italiane Alessandro Del Fante l’adozione di misure urgenti per garantire la continuità del servizio. In particolare che venga garantito il servizio ordinario, con apertura di sportelli ogni giorno, come di consueto. La minoranza ha anche lamentato come l’informazione sia stata fornita solo da un cartello affisso all’ingresso della sede. Anche il sindacato Spi Cgil stamattina alle 9 in Piazza della Repubblica attiverà un presidio per protestare contro le modalità con cui era stata comunicata e attuata inizialmente la chiusura temporanea dell’Ufficio postale. Una delegazione incontrerà il sindaco Ferri per avere informazioni sugli sviluppi del caso, che alla fine ha ottenuto una conclusione condivisa. Natalino Benacci