Poste italiane celebra 160 anni ma la Lunigiana aveva già i postini

Secondo la storia postale scritta da Sturlese, a Bagnone, Pontremoli e Fivizzano gli uffici erano stati aperti in periodo granducale

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Un saluto su una cartolina o una privatissima dichiarazione d’amore scritta con la penna d’oca o col pennino a campanile. Per i nostri avi, che non avevano la mail, il foglio bianco non era un incubo e vergavano carte da lettera che iniziarono ad essere recapitate con una certa garanzia solo col nuovo stato unitario. Le Poste italiane celebrano i 160 anni. L’anniversario è quello della legge del 5 maggio 1862, la 604 con la quale sotto il Governo di Urbano Rattazzi nasce il servizio postale. Tre i principi base: il concetto di servizio pubblico, l’inviolabilità delle lettere e la tariffa unica, realizzata con l’adozione del francobollo, in base al peso e non alla distanza. Ma nei vari stati prima del Regno d’Italia esistevano già servizi postali. Secondo la storia postale della Lunigiana, scritta da Giorgio Sturlese, erano già aperti in periodo granducale prima dell’occupazione napoleonica gli uffici di Bagnone, Pontremoli e Fivizzano. E’ certa invece la consegna dei bolli nei vari uffici lunigianesi: Aulla li ebbe nel 1798, Bagnone nel 1806, Villafranca nel 1807 e Fivizzano e Pontremoli nel 1808. Mentre il primo francobollo della storia è il celebre "Penny Black", emesso dal Regno Unito nel 1840, l’originale adesivo che consentiva di prepagare il servizio di consegna postale, nel territorio lunigianese arriva invece il 1°giugno 1852: a quella data infatti risalgono le prime emissioni del Ducato di Parma (giglio borbonico coronato) di quello di Modena (aquila estense coronata) e anche del Granducato di Toscana ( leone coronato detto "Marzocco). All’epoca erano funzionanti gli uffici di Aulla, Fivizzano, Fosdinovo, Carrara e Massa facenti parte del Ducato di Modena, mentre Bagnone, Pontremoli e Villafranca ( soppresso il 3 dicembre 1852) entro i confini del Ducato di Parma. Per affrancare una lettera con destinazione entro il distretto l’amministrazione parmense pretendeva 10 centesimi di lira italiana, 15 per le lettere ordinarie. Con il Regno d’Italia, in Lunigiana dal 1861, furono aperti anche altri uffici postali a Licciana, Mulazzo, Zeri (soppresso nel 1868 e riaperto nel 1883), Tresana, e ripristinato quello di Villafranca. Nel momento in cui furono unificati gli annulli postali nel 1890 gli uffici funzionanti in Lunigiana erano Aulla, Bagnone, Fivizzano, Licciana, Mulazzo, Pontremoli, Tresana,Villafranca e Fosdinovo. Dal 1895 si aggiunse quello di Comano. Ma per agevolare la spedizione e distribuzione della corrispondenza nel 1863 erano stati istituiti i servizi postali nel comuni rurali e l’anno seguente aperta la Collettoria di Filattera, seguita nel 1868 dagli uffici di Bettola (Aulla) e Soliera e poi nel 1875 di San Terenzo. Dal 1876 iniziarono a funzionare anche le Collettorie di Bigliolo, Ceserano e Pallerone e dal 1883-84 Zeri, Casola, Gragnola, Monti, Sassalbo e Gassano (1890).

N.B.