Ponte di Albiano Magra, quattro anni fa il crollo. Riprende il processo

A 4 anni dal collasso della struttura riprende il processo che vede coinvolti dirigenti di Anas e Provincia. Cna: "Non fu una casualità"

Aulla (Massa-Carrara), 8 aprile 2024 - Quattro anni fa collassava il ponte di Albiano Magra, che si portò dietro due comunità ferite, la ricostruzione, fino alle carte bollate in tribunale, con 4 dirigenti di Anas e Provincia, chiamati in causa per la manutenzione e le condizioni del manufatto. Cna ritorna sulla vicenda che poteva divenire tragedia se non ci osse stato il lockdown causa Codiv. Ricorda quei momenti la Cna provinciale: "Migliore giorno per ricordare il crollo del ponte non poteva esserci, nel giorno del 4° anniversario dal crollo del ponte di Albiano Magra, in tribunale, riprende il processo che deve stabilire le responsabilità su quanto accaduto. Un incidente che ha inciso negativamente per oltre due anni (fino alla sua ricostruzione e riapertura al traffico avvenuta il 30 aprile 2022) sull’economia delle imprese di Albiano Magra, della Lunigiana, dei Comuni limitrofi in Provincia di La Spezia. Ed è per le imprese, con la consapevolezza che i ponti non crollano per caso, e con alto senso di responsabilità e rispetto per la propria rappresentanza imprenditoriale che Cna, assistita dal legale Carlo Golda del Foro di Genova, decise di costituirsi parte civile nel processo in atto anche per riaffermare l’importanza degli interventi di manutenzione delle reti viarie, in specie quelle rivolte alle infrastrutture dei ponti e viadotti, nella consapevolezza che i vari tagli finanziari eseguiti dai Governi centrali (succeduti nel corso degli anni) nei confronti delle pubbliche amministrazioni locali, hanno avuto indubbie ripercussioni negative in fatto di manutenzioni ed altresì con la consapevolezza che i livelli di traffico sono aumentati rispetto a quando chi progettò i ponti potesse in quell’epoca immaginare. Il sistema infrastrutturale italiano è in prevalenza degli anni 50, 60 e ’70".

Il ponte crollato ad Albiano nel 2020 (foto Pasquali)
Il ponte crollato ad Albiano nel 2020 (foto Pasquali)

"Tuttavia – prosegue - questo non può certo giustificare o in qualche modo discolpare, neppure parzialmente nessuno, considerando che una rete viaria anche solo correttamente manutenuta è indispensabile per la circolazione in sicurezza di persone e merci che sono componenti essenziali per lo sviluppo e la competitività della filiera produttiva, commerciale e logistica del nostro sistema economico".

"Bisogna - conclude - inoltre considerare che il problema della sicurezza strutturale dei ponti e delle opere di attraversamento era ben noto perché dal 2013 al 2019, in tale periodo (quindi in epoca antecedente il ponte di Albiano Magra) ci furono in Italia ben 7 ponti crollati (con 49 vittime e 15 feriti) e questi fatti avrebbero dovuto fare riflettere e soprattutto doverosamente operare come loro dovere, chi, negli Enti proprietari-gestori delle strade e società concessionarie delle autostrade – conclude Cna - ha compiti e responsabilità di vigilanza".