
Pnrr, tagli ai Comuni. Lorenzetti non ci sta: "Penalizzato chi spende meglio i fondi"
Una tegola inaspettata per i Comuni, che saranno costretti a riscrivere i bilanci ma soprattutto a limare qualche servizio o ad aumentare le tariffe. Parliamo dei tagli previsti dal governo Meloni, e in particolare dal ministro dell’economia Giorgetti, con il decreto sulla ’spending review’ degli enti locali. In soldoni si tratta di quasi 80 milioni di euro in meno ai Comuni della Toscana in 5 anni (circa un miliardo la cifra nazionale). Metà dei tagli riguarderà la spesa corrente, cioè l’attività ordinaria dei Comuni, l’altra metà verrà calcolata in proporzione ai fondi europei assegnati con il Pnrr. In pratica, chi avrà speso di più pagherà di più. A Massa il taglio è di 313mila euro, a Carrara di 245mila, ad Aulla di 31mila, a Fivizzano di 21mila, a Potremoli di 29mila, a Licciana Nardi di 20mila, a Montignoso di 57mila, a Bagnone di 16mila, a Mulazzo di 14mila euro. Solo per citare alcuni Comuni. A scovare le cifre è stato il deputato del Pd Emiliano Fossi.
Durissime le reazioni di Anci (l’associazione dei Comuni) e Upi (Province)."Ancora tagli dal governo Meloni che scarica sui Comuni e quindi sui cittadini, l’onere di concludere i progetti Pnrr – afferma Gianni Lorenzetti, presidente presidente di Upi Toscana, nonchè sindaco di Montignoso, presidente della Provincia di Massa Carrara e ora anche vice presidente del Consiglio delle autonomie locali –. Montignoso subirà un taglio di 57mila euro per i prossimi 5 anni, tagli che andranno a colpire un bilancio già esiguo. Avevamo finalmente trovato la quadra per finanziare spese obbligatorie, programmi e progetti essenziali, ma ora, grazie a questo Governo, dovremo rivedere tutto. Non è solo questo taglio che ci preoccupa, ma il crescendo di ulteriori tagli previsti. In questi anni abbiamo lavorato duramente per rientrare dal nostro disavanzo tecnico con rigore nelle spese, miglioramento delle entrate e progettualità. Ci stavamo avviando a consolidare i risultati e a investire sul potenziamento degli aiuti ai cittadini più in difficoltà, migliorando i nostri servizi, programmando la riapertura delle nuove scuole con arredi adeguati e molto altro. L’inatteso taglio del Governo dovrà essere già assorbito nella variazione contabile che metteremo a punto per il prossimo consiglio. Ci lavoreremo subito per non toccare i cardini della struttura sociale dei servizi e del miglioramento del territorio. Certo è che i preannunciati ulteriori tagli nei prossimi 5 anni ci obbligheranno a una più attenta riflessione sulle possibili entrate e sul rigore nelle spese. Lo sconcerto, al di là dell’entità attuale del taglio, è che il Governo stia penalizzando chi ha speso meglio i fondi messi a disposizione dal Pnrr".