’Pinocchio è una maschera’, la mostra di Giromini chiude col botto

FIVIZZANO Si è chiusa la mostra personale “Pinocchio è una maschera” dell’ artista apuano Alberto Giromini che ha riscosso tanto...

Si è chiusa la mostra personale “Pinocchio è una maschera” dell’ artista apuano Alberto Giromini che ha riscosso tanto successo nel complesso ex convento degli Agostiniani di Fivizzano. Numerosissime le presenze del pubblico che durante le feste è accorso numeroso a fare visita a questa vera e propria rappresentazione artistica del burattino di legno. La mostra è stata presentata da Davide Pugnana, storico e critico d’ arte che ha narrato questa “itinerante” mostra del magico burattino tanto amato da grandi e piccini. Una mostra di unica bellezza nella quale l’artista Giromini sembra chiedere alla figura del burattino di rinascere in tutti i linguaggi dell’ arte e, come in un ciclo sculturale, viene forgiato dal temperamento stilistico dell’ artista che lo rimodella contaminando e seducendo il visitatore con una versione post moderna degna di assoluto valore e che offre pura magia a chi osserva. Alberto costruisce la sua storia in 36 capitoli come in un vero e proprio romanzo intriso di un’ intimità fiabesca e piena di grazia.

Attraverso la sua scultura Alberto riproduce trentasei capitoli dell’ opera di Pinocchio dando forza plastica ad immagini profonde e suggestive alle avventure del burattino di legno. Allegoricamente e metaforicamente attraverso le sue maschere rende reale che ci sono molte trappole nella vita e nulla è come appare perché chi sembra cattivo in realtà è bravo, chi sembra bravo poi si scopre cattivo, non c’è niente di statico e nella sua mostra tutto è fluido ed in costante evoluzione come nella vita stessa. "L’allusione al legno attraverso la terracotta è un atto di maestria artigianale – conclude Mira Giromini, professoressa di Storia dell’arte a Firenze – attraverso l’espressione esteriore del modellare la materia nasce un’opera d’arte e quando a farla nascere è sempre un artista perché l’indissolubile legame opera-artista fa sì che non possa esistere l’uno senza l’altro".

Andrea Giromini