
Il degrado in piazza Menconi
"Siamo la città dello sport: il calcio con la Carrarese, il ciclismo con il trofeo ’Industrie del marmo’, il tennis con Musetti". Ha dirlo dal palco dell’arrivo in piazza Menconi della corsa internazionale under 23 è stata la sindaca Serena Arrighi che però, in un momento di distrazione, ha dimenticato la situazione delle strutture sportive cittadine. Dai monti al mare, la situazione è deprimente. Ma la nuova location di piazza Menconi per l’arrivo e la partenza della corsa ciclistica, ha riacceso i riflettori sulle condizioni di quest’ultima. "La chiesa e le montagne sullo sfondo sono una bella cartolina" ha detto, a ragione, lo speaker della corsa apprezzando la visuale. E anche se la chiesa della Sacra Famiglia non è antica, in effetti il panorama offre sempre un bel colpo d’occhio. Ma se gli occhi guardano a terra ecco che gli sguardi si fanno tristi: di fronte a quel che resta delle scuole Giromini, la piazza è abbandonata: marciapiedi sconnessi, tappeti di foglie secche che stanno lì chissà da quanto, la postazione taxi divelta e abbandonata. Se poi si gira in via del Commercio, dove in occasione della corsa hanno trovato sistemazione i team con camper e pulmini di squadre provenienti anche dall’estero, le erbacce la fanno da padrona. E non è passata inosservata neppure la vasca senza acqua. Chi poi si è avventurato sul marciapiedi lato monte di viale Colombo, per recarsi dalla zona arrivo alla zona giuria collocata nei locali dell’Autorità Portuale, ha dovuto attraversare una zona "bombardata", così sconnessa e piena di dossi e buche, che arrivare incolumi alla mèta è un notevole risultato. Quando c’è l’occasione di mettersi in mostra, Carrara riesce sempre a farsi trovare impreparata e a deludere.
Maurizio Munda