Piano regolatore portuale: "Collettività non tutelata"

Carrara, l’associazione ’Amare Marina’ attacca l’amministrazione Arrighi "I residenti si erano espressi contro ogni ampliamento alla foce del Carrione".

Piano regolatore portuale: "Collettività non tutelata"

Piano regolatore portuale: "Collettività non tutelata"

"La sindaca Serena Arrighi è stata solerte nel difendere gli uffici dell’Autorità Portuale dal demansionamento, quanto indifferente sulla tutela di Marina di Carrara e dei suoi abitanti sulle previsioni di cementificazione della foce del Carrione". Inizia così un lungo intervento dell’associazione ‘Amare Marina’ a firma di Dariella Piolanti e Carla Gianfranceschi. Secondo Piolanti e Gianfranceschi l’amministrazione comunale non ha tenuto in considerazione il volere dei residenti di Marina di Carrara, che fin da subito si erano espressi negativamente contro l’ampliamento del porto.

"Non possiamo tralasciare di porre l’accento sulla maggioranza che come in questo caso è stata corroborata dal voto favorevole dell’opposizione – proseguono le due esponenti dell’associazione – incapace di elaborare idee alternative a questo specifico problema. Da sempre ‘Amare Marina’ si è espressa chiedendo attenzione per la tutela ambientale del territorio, ma è sempre rimasta inascoltata. La nostra associazione a fronte di un piano regolatore portuale non sufficientemente supportato da indagini analitiche approfondite, non convalidato da studi scientifici ampi e aggiornati, non si meraviglia delle critiche al piano regolatore portuale giunte sia dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, sia dall’Autorità di bacino dell’appennino settentrionale". "Ma è sul parere dell’Autorità di bacino che vogliamo porre l’attenzione, nell’evidenziare che il piano regolatore del porto non è conforme al piano di gestione del rischio alluvionale – proseguono Piolanti e Gianfranceschi – L’ente rileva che già nel 2021 l’area del Carrione rientrava nella cartografia delle aree soggette ad alluvioni. Alla luce di questa affermazione, come dobbiamo valutare il festoso parere positivo dato da questa maggioranza al nuovo piano regolatore portuale? Come una scarsa e negligente conoscenza di atti prodotti da enti importanti come lo è l’Autorità di bacino? Anche il Partito democratico provinciale si straccia le vesti per difendere la struttura amministrativa dell’Autorità portuale di Marina, e allora ci si chiede se il Pd si è mai posto dubbi sulla sicurezza degli abitanti di Marina, e a noi non risulta. Ritiene opportuno il Pd provinciale che con i soldi pubblici si mantengano due strutture speculari?".

"Un’amministrazione che fa della partecipazione una bandiera avrebbe dovuto conoscere e fare tesoro delle risultanze del più importante processo partecipativo svoltosi a Carrara: ‘Porto le mie idee’ – concludono – I cittadini consapevoli e informati si espressero chiaramente contro ogni ampliamento alla foce del Carrione. Quindi è con soddisfazione che accogliamo le osservazioni dell’Autorità di bacino e del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Nel contempo, con amarezza, non possiamo non rilevare l’estrema indifferenza espressa da questa maggioranza e dal principale partito che la sostiene, che in un gioco di ruoli alla ‘Dungeons and Dragons’ per una incerta promessa di posti di lavoro perde di vista la tutela della collettività di Marina".